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23/10/2017

Napoli: coperta corta e tempi stretti. Ora è il momento del turnover.

Napoli: coperta corta e tempi stretti. Ora è il momento del turnover.

Non c'è tempo per pensare, assimilare. Tanto meno riposare. E (a volte) si vede. Napoli-Inter ha detto tutto e niente, soprattutto sugli azzurri, certamente più pericolosi ed incisivi in fase offensiva, ma apparsi anche meno brillanti rispetto alle prime uscite stagionali. Sia chiaro, nessun allarmismo. Venticinque punti in nove giornate rappresentano un bottino di primissimo livello, probabilmente inaspettato anche ai tifosi più ottimisti. Ma a questo punto del campionato, quando le gare si susseguono e l'acido lattico inizia a sentirsi, potrebbero iniziare ad acuirsi quelle problematiche che la freschezza dei primi due mesi aveva occultato. Al Napoli manca qualcosa, soprattutto in panchina.

Certo, l'infortunio di Milik non ha aiutato, ma l'impressione è che il polacco da solo non avrebbe risolto tutti i problemi. Mancano le alternative agli esterni offensivi ed a quelli difensivi. Hysaj non sembra quello degli anni passati, e Ghoulam non può giocarle tutte. Stesso dicasi per i tre davanti. Sarri con l'Inter ha inserito Ounas, ma il talentino algerino classe '96 non è apparso ancora pronto per un palcoscenico così importante. E gli inserimenti a gara in corso di Rog e Zielinski non hanno sortito gli effetti sperati. Intanto il Genoa si avvicina, e dopo di lui Sassuolo, City (stavolta in casa) e Chievo. Tutti d'un fiato. Gli azzurri possono uscirne nell'unico modo che conoscono, con quel gioco che ha incantato un continente intero e che (nonostante spesso si senta il contrario) è molto più efficace di quello che sembra. Ma bisognerà far bottino pieno. La classifica in testa è corta, e perdere punti con le piccole può essere fatale. Tutti al lavoro insomma. Nel tempo che c'è. 

Andrea Schettino

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