30/11/2015
Napoli bello, fortunato e vincente. I leoni azzurri battono una grande Inter
Felipe Melo chiama, Gonzalo risponde. Mancini 'regala un posto in prima fila' al suo centrocampista brasiliano che comodamente seduto in panchina si 'gode' il missile terra-aria del Pipita che non lascia scampo ad Handanovic. A volte il silenzio è d'oro... Il vantaggio immediato non cambia i piani del Napoli che continua a tenere il baricentro alto, tanto che le uniche due occasioni per i nerazzurri arrivano in contropiede. Molto più ficcante e pericolosa la formazione azzurra, con Ghoulam che spinge come un forsennato a sinistra e Allan e Jorginho dominatori assoluti del centrocampo.
Si cambia campo, ma nella ripresa la musica è sempre la stessa. Dirige l'orchestra Jorginho, ma l'acuto del tenore spetta ancora a Higuain. Da grande perfezionista, forse,
voleva essere sicuro di aver fatto capire bene a Felipe Melo come funzionano le cose quando si gioca al San Paolo. Ljajic approfitta di una colpevole distrazione del Napoli per accorciare le distanze, e iniziamo lunghi minuti di sofferenza per squadra e tifosi partenopei. Si intravedono nuovamente gli errori dettati dalla paura, che forse nasce dalla stanchezza che appare evidente con il passare dei minuti. L'Inter è in 10 ma occupa meglio il campo, il Napoli invece non riesce a tenere il giusto equilibrio tra i reparti. Higuain con un sinsitro violentissimo impegna severamente Handanovic e restituisce fiducia a compagni e tifosi. Un palo clamoroso nega il pareggio all'Inter, poi la mano gigante di Reina salva un gol praticamente fatto. Al triplice fischio esplode la gioia dei tifosi. Napoli primo in classifica, le altre ad inseguire e a leggere la targa.Donatello Giannetti

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