17/08/2015
Dopo l'integralismo di Benitez, anche Sarri si mostra poco incline ad adattarsi alla rosa?

Si è parlato tanto dell'integralismo tattico di Benitez, e in particolare della difficoltà del suo Napoli ad interpretare uno schema tattico con due soli centrocampisti, non avendo in rosa elementi in grado di muoversi rapidamente sia in fase di possesso che nei ripiegamenti difensivi. Sorprende, allora, che anche Sarri adesso stia snaturando alcuni giocatori pur di adattarli al suo credo calcistico. Schierare Callejon come seconda punta, chiedere ad Insigne di fare il trequartista ma al tempo stesso attendersi da lui un costante aiuto ai centrocampisti, sacrificare in panchina Gabbiadini che potrebbe essere il partner ideale di Higuain (il tecnico toscano invece lo vede come prima punta e quindi da utilizzare in alternativa al Pipita), non trovare una collocazione nell'undici titolare per Mertens, sono tutte scelte che generano dubbi dopo la prestazione del Napoli a Latina.
Se proprio il tecnico non vuole giocare con un 4-3-3 che sarebbe invece ideale per esaltare ulteriormente le caratteristiche gli attaccanti del Napoli (che, ricordiamolo, sono il punto di forza da cui ripartire), qualcosa nelle scelte dei partner di Higuain va assolutamente rivista, perchè il Pipita è stato servito poco e male e spesso è parso isolato.
Già domenica prossima si avranno delle risposte, perchè riteniamo che anche Sarri, a Latina, non ia rimasto troppo soddisfatto per le prove di Callejon e Insigne, mentre Gabbiadini e Mertens hanno fatto sicuramente un'ottima prestazione. Dovessero restare nuovamente in panchina, gestirne i 'malumori' diventerebbe difficile.
Donatello Giannetti

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