15/04/2024
L'analisi del giorno dopo: Napoli, adesso chiudi la stagione con dignità

A bocca amara. Non è ancora tempo di giudizi definitivi, ma dopo 32 giornate su 38 in campionato è possibile stilare un bilancio abbastanza indicativo per il Napoli dopo l'ennesima figuraccia patita in questa stagione. E per farlo chiediamo lumi ai numeri che, nella loro realistica freddezza, spesso centrano il discorso con ottima precisione. Il Napoli per ora ha segnato 50 reti, quinto attacco della categoria; non un grande bottino, ma dato nemmeno così negativo. Le note dolenti stanno nel reparto difensivo con ben 40 gol subìti e l'undicesimo pacchetto arretrato del torneo. Bene, se si dovesse fare una media tra i due reparti, uscirebbe un laconico e deludente ottavo posto. Ora guardiamo la classifica, il Napoli è ottavo. Mai discorso è stato così rispondente alla realtà come nel caso degli azzurri. Quindi, a poco servono le recriminazioni dopo il deludente 2-2 con il Frosinone. Probabilmente, se nel primo tempo si fossero concretizzate le azioni prodotte, il Napoli avrebbe vinto la partita a mani basse, ma con i se non si scrive la storia e quindi si deve analizzare la realtà delle cose, cruda e spietata.
Due reti subìte anche dai ciociari e nel modo più diverso ma con una costante: errori marchiani ed evidenti da parte dei singoli. Nel primo caso Meret, servito male da Rrahmani, rinvia sui piedi di Cheddira che non ha difficoltà a segnare facile facile; nel secondo caso un rinvio dal basso del portiere viene intercettato dal Frosinone, azione sulla destra e cross al centro per Cheddira che indisturbato di testa, con Rrahmani lontano tre metri, mette dentro. Insomma, sia se si parte con la costruzione dal basso, sia se si lancia il pallone avanti, quando gli interpreti della difesa sono modesti il risultato non cambia e si prende gol ugualmente. Serviva un difensore forte nel mercato di gennaio? Anche due.
Altro aspetto da sottolineare riguarda le prove della squadra sotto il profilo fisico. Così come con l'Atalanta gli azzurri non hanno mai dato l'impressione di poter gestire la partita con facilità, con le dovute differenze vista la diversa caratura degli avversari. Un aspetto che è emerso con forza molto più nelle partite casalinghe rispetto alle gare in trasferta. D'altra parte, dei 49 punti in classifica, 26 sono stati conquistati in trasferta contro i 23 casalinghi, un aspetto che si era verificato anche nei due anni con Spalletti (ieri in tribuna e accolto con un'ovazione generale). Solo che con Luciano in panchina si vinceva e ci si divertiva, adesso invece si resta sempre a bocca amara...
Antonio Procopio

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