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08/04/2024

L'analisi del giorno dopo: poker Napoli, con air Osimhen si vola

L'analisi del giorno dopo: poker Napoli, con air Osimhen si vola

Quattro reti in tredici minuti e per un quarto d'ora il Napoli è sembrato quello della passata stagione, brillante e vincente. Ma il successo di Monza va considerato in un lasso di tempo maggiore e non solo nel quarto d'ora di spettacolo. All'U power stadium' gli azzurri hanno confermato, se ce ne fosse ancora bisogno, quali siano i punti di forza e i limiti di questa nefasta stagione. La cosa che però si deve rimarcare è lo spirito e la grinta messa in campo ieri, a differenza della gara contro l'Atalanta. In quel frangente, il Napoli sembrò spento per intensità ed involuto nel gioco. Ieri, anche nel primo tempo chiuso sotto di un gol, non si possono muovere accuse alla squadra di Calzona che avrebbe meritato già qualche rete. Putroppo gli errori si pagano e la rete di Djuric di testa ha evidenziato la fragilità del reparto difensivo azzurro con Juan Jesus che si è fatto bruciare dall'attaccante bosniaco (suona sempre un mistero perchè non schierare Ostigard molto bravo di testa sapendo di dover fronteggiare un abile staccatore).

Il solito rigore non fischiato, questa volta su Ngonge, preferito a Politano sulla destra e molta imprecisione ma si è giocato costantemente sotto la porta di Di Gregorio. Nella ripresa, dopo una rete annullata a Ngonge per fuorigioco, Osimhen ha staccato di prepotenza per il pareggio. Una rete che resterà impressa nella memoria dei tifosi per il volo che ha messo il nigeriano in posizione orizzontale a due metri dal terreno di gioco. Poi Politano prima e Zielinski dopo, hanno spolverato i due incroci della porta del Monza con conclusioni da applausi; nel complesso un trittico di gol altamente spettacolari.

Ma il Napoli di questa stagione non riesce mai a vincere facile e quindi, subito dopo, ancora su una indecisione di Juan Jesun è arrivato il gol di Colpani con un gran tiro a giro (considerato il gran sinistro del fantasista del Monza sarebbe stato più logico chiudere la conclusione mancina e lasciargli lo spazio sul piede meno forte). Poi è toccato a Raspadori, subentrato a Kvaratskhelia, chiudere il cerchio della felicità e mettere in rete una respinta del portiere sul tiro di Di Lorenzo. Tra le note positive si sono riviste le giocate di Zielinski e non solo per il gol. Lobotka ormai è una costante in positivo, da rimarcare la gran gara di Anguissa che in questa stagione è stato il termometro del Napoli: quando il camerunense ha steccato il Napoli è affondato e viceversa.

Detto già dell'incerta difesa, con Di Lorenzo ancora una volta al di sotto dei suoi standard, davanti voti alti per tutti. Saliti a quota 48 punti in classifica, gli azzurri sono settimi a due punti dall'Atalanta scivolata a Cagliari ma con una partita in meno. Difficile fare pronostici per il futuro, di certo per entrare in Europa (ma non in Conference League) servirebbe un filotto di vittorie che il Napoli non ha mai fatto in questa stagione. Per ora incrociamo le dita e voliamo sulle ali di 'air' Osimhen...

Antonio Procopio

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