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18/03/2024

L'analisi del giorno dopo: Napoli un pareggio di pregio e speranza

Gli azzurri pareggiano 1 - 1 con l'Inter. Le reti di Darmian nel primo tempo e di Juan Jesus nei minuti finali

L'analisi del giorno dopo: Napoli un pareggio di pregio e speranza

Se non per la classifica, sicuramente per il morale. Il pareggio del Napoli a San Siro è un buon risultato che, se da un lato non consente di accorciare il distacco dalle squadre che lo precedono in classifica, dall'altro ha dato agli azzurri quella consapevolezza di essere tornati una squadra di calcio. E, dopo l'eliminazione dalla Champions League, ormai non resta che il campionato al Napoli che, da campione d'Italia, ha l'obbligo di provare a centrare un piazzamento in Europa per la prossima stagione. L'1-1 di Milano contro l'Inter capolista, senza poter contare su Osimhen, è indiscutibilmente risultato di pregio. Purtroppo, contro una squadra molto fisica, non si è capita la scelta di Raspadori al centro dell'attacco. Inconcludente anche perchè, con Politano e Kvaratskhelia che giocavano molto larghi sugli esterni, l'attaccante si è trovato solo e non è riuscito a dare la profondità necessaria che sarebbe servita per contrastare la manovra avversaria.

Il Napoli per più di un'ora infatti non è mai riuscito ad impensierire la porta di Sommer. E non perchè in mezzo al campo le prove degli interpresti fossero scadenti. Ma la fisicità dei nerazzurri ha avuto la meglio proprio perchè la manovra azzurra davanti non aveva sbocchi. Per fortuna, a inizio ripresa, quando il divario tra le due squadre è sembrato ancora più evidente, l'Inter non ha chiuso i conti consentendo nel finale agli azzurri di trovare il pareggio. Tra le note stonate il solito gol preso con cross rasoterra e sul piano dei singoli non hanno convinto le prove degli esterni bassi con Di Lorenzo e Olivera spesso in difficoltà. Ottimo invece Meret autore di tre interventi degni di nota e di Juan Jesus che, gol a parte, si è distinto sempre con interventi provvidenziali tenendo a bada Lautaro e Thuram.

E poi il solito grande Lobotka che si sta mantenendo su livelli altissimi. Anche ieri sera, dopo Barcellona, lo slovacco si è destreggiato benissimo. Buono l'apporto di Cajuste, subentrato ad un sufficiente Traorè. Lascia qualche dubbio l'utilizzo di Lindstrom che in pochi minuti ha avuto l'opportunità di mandare in porta Simeone, entrato nell'ultimo quarto d'ora. Il danese non ha trovato però il passaggio giusto vanificando un'occasione che avrebbe potuto addirittura regalare la vittoria. Settimo in classifica con 45 punti, dopo la sosta, alla ripresa del campionato il Napoli ospiterà l'Atalanta, sesta a due lunghezze e con una partita in meno. Nove partite che devono essere nove finali per provare a dare un senso positivo a questa stagione tribolata.

Antonio Procopio

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