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15/02/2024

Il Napoli con il Genoa deve vincere per non perdere la speranza

Il Napoli con il Genoa deve vincere per non perdere la speranza

Non è un'ultima spiaggia, ma ci si avvicina molto. La partita, sabato pomeriggio contro il Genoa, rappresenta per il Napoli una possibilità per iniziare ad accorciare la classifica e deve essere sfruttata senza sorprese. Noni in classifica, gli azzurri devono recuperare sette lunghezze all'Atalanta che sta viaggiando fortissimo e che al momento è la prima candidata a quel quarto posto che garantisce la partecipazione alla prossima e rinnovata Champions League. Un traguardo che cambia, e non poco, le prospettive di un club che riesce ad accedervi, visti i tanti ricavi che assicura, ma che attualmente è solo una chimera per il Napoli. Ma non sarà facile avere ragione del Genoa, una delle migliori sorprese di questo campionato. La squadra di Gilardino è dodicesima con 29 punti, con 10 lunghezze di vantaggio sulla terz'ultima in classifica. Non male per una neopromossa che in questa stagione si è gia tolta diverse soddisfazioni. A Marassi hanno pareggiato anche Inter e Juventus oltre al Napoli, col Milan che riuscì a vincere solo nel finale, con un gol a dir poco dubbio, mentre la Roma ha rimediato un pesante 4-1. La squadra ligure in genere adotta un 3-5-2 con Martinez tra i pali. Difesa guidata da Bani (in gol nel 2-2 dell'andata) con ai lati De Winter e Vasquez che ha preso il posto del partente Dragusin che per un po' è stato l'oggetto del desidero del Napoli prima che decidesse di andare al Tottenham.

In mezzo al campo l'esperienza di Strootman e Badelj gestirà le azioni dei rossoblù. Non è escluso che a chiudere il terzetto ci sia Malinovsky, giocatore dotato di un gran sinistro dalla distanza ed autore di 3 reti in questa stagione. Ma la stella del Genoa è sicuramente Albert Gudmundsson, nove gol e due assist e un talento che ha già attirato gli occhi di grandi club. Dotato di ottima tecnica, e di una fantasia che spesso fa sì che si renda imprendibile alle difese avversarie, l'islandese con Retegui rappresenta una coppia d'attacco di assoluto prestigio. Non sarà semplice neutralizzarli. In casa azzurra, Osimhen a parte, il cui utilizzo sarà deciso solo alla fine, Mazzarri dovrà sciogliere diversi dubbi. Squalificato Juan Jesus,  dovrebbe toccare a Ostigard affiancare Rrahmani, sempre che il tecnico schieri una difesa a 4. Sugli esterni, a destra Di Lorenzo sembra una certezza, mentre sulla corsia opposta sono ben tre i giocatori che si contenderanno una maglia: Mazzocchi, che ha fatto bene a Milano, Mario Rui che ha scontato la gara di squalifica e Olivera che ha ormai recuperato dall'infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per alcuni mesi. Altro dilemma a centrocampo: con Anguissa e Lobotka il terzetto annovera altre tre opzioni. Zielinski, apparso spaesato contro il Milan, Traore che non ha ancora giocato nemmeno 1' dopo l'arrivo a gennaio e Cajuste che da mezzala però non ha mai incantato. Difficile che Mazzarri schieri un più congeniale 4-2-3-1 che sarebbe adeguato per l'organico azzurro vista la careza di mezzali e l'abbondanza di attaccanti. Infine davanti Politano dovrebbe riprendersi il suo posto a destra con Kvaratskhelia dall'altra parte in attesa di capire chi ci sarà al centro dell'attacco. Tanti dubbi quindi ma una sola certezza: bisogna vincere per non far svanire la speranza già a febbraio.

Antonio Procopio

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