Risalire in classifica e sciogliere i dubbi. La gara di domenica pomeriggio, contro il Verona, mette il Napoli nelle condizioni di poter capire diversi aspetti di questa stagione, per ora molto travagliata: in primo luogo la partita, non impossibile, deve rappresentare un trampolino di lancio per scalare la classifica che vede gli azzurri malinconicamente al nono posto. Poi, si dovrà capire che assetto di gioco vorrà dare Mazzarri dopo la chiusura del mercato e con l'organico che sta lentamente tornando a disposizione del tecnico azzurro. La sessione invernale ha regalato al tecnico quattro pedine: in difesa Mazzocchi ha preso il posto di Zanoli ceduto in prestito alla Salernitana; a centrocampo sono arrivati Traore e Dendoncker: il primo in luogo di Elmas e il secondo come jolly in mezzo al campo o anche in difesa.

Chi invece non fa più parte del gruppo è il giovane Gaetano, ceduto in prestito al Cagliari fino a fine stagione. Davanti è arrivato dal Verona il talentuoso belga Cyril Ngonge, sei gol in campionato con gli scaligeri e dotato di buoni spunti in velocità. Non è stato acquistato invece un difensore centrale e questo aspetto lascia più di un dubbio perché il reparto, in questi mesi, ha indubbiamente palesato diverse incertezze. Confermato Ostigard dopo l'ottima prova con la Lazio, adesso Mazzarri, già dalla gara col Verona, dovrà svelare se giocare con una difesa piu solida a tre o tornare all'antico con la difesa a quattro. Una differenza sostanziale perché ultimamente il Napoli ha subito meno reti con l'assetto a tre; è anche vero però che la difesa più arcigna ha penalizzato non poco il gioco di squadra decisamente meno spettacolare. A centrocampo è atteso il rientro di Anguissa con Lobotka solito play basso. Davanti, perdurante l'assenza di Osimhen, ancora impegnato con la Coppa d'Africa, è probabile che Mazzarri torni a schierare Politano e Kvaratskhelia ai lati della prima punta con Simeone che, rientrato dalla squalifica, sembra favorito su Raspadori e Ngonge. Domenica sera avremo un quadro più chiaro su classifica e impostazione di gioco: restano quattro mesi per provare a raddrizzare una stagione al momento al di sotto delle aspettative.