19/01/2024
L'analisi del giorno dopo: Simeone e Zerbin regalano la finale di Supercoppa al Napoli

Sporchi e vincenti. Da ieri sera la trasformazione che in tanti avevano invocato è stata conclusa. Il Napoli è tornato ad essere una squadra di pallone, forse non più spettacolare come prima, ma almeno concreta e vincente. Il 3-0 alla Fiorentina ha detto questo: non c'è più traccia del Napoli spallettiano con la squadra che ha vestito i panni del nuovo tecnico. Nessuna vergogna per carità, se Mazzarri con un calcio meno spettacolare ma concreto riuscirà a portare il Napoli in Champions League gli si dovranno riconoscere i giusti meriti. Anzi, a voler essere fiscali il tecnico avrebbe dovuto provare a invertire la rotta da subito evitando di copiare un tipo di calcio a lui poco congeniale. Forse si sarebbe fatto qualche punto in più ma l'importante è aver imboccato la nuova strada ed essere nuovamente una squadra di calcio con una sua identità di gioco.
Si è tornati alla difesa a 3 con Di Lorenzo retrocesso nel pacchetto arretrato e Mazzocchi esterno di centrocampo destro, reparto composto da Lobotka e Cajuste e Mario Rui a sinistra. Di questo cambiamento ne ha fatto le spese Zielinski in panchina e subentrato nella ripresa. In attacco, Simeone ha fatto capire di essere l'uomo giusto per sostituire Osimhen impegnato in Coppa d'Africa. Il gol di ieri sera è una gemma: un diagonale di potenza e precisione che ha aperto la strada al successo. E poi la doppietta che non ti aspetti porta la firma di Alessio Zerbin, un giocatore ormai in lista di sbarco ma che con i due gol messi a segno ieri sera pone una seria candidatura ad una riconferma. La Fiorentina, come spesso le accade, ha manovrato bene ma poi rigore a parte non ha mai chiamato in causa Gollini. Partita dicevamo non di livello eccelso.
Davanti a pochi spettatori (ma alla Lega interessava di più vendere bene i diritti di immagine agli arabi per evidenti ragioni economiche), dopo il vantaggio di Simeone e il rigore sbagliato da Ikone, nella ripresa la gara è scesa ulteriormente di livello. Cajuste e Mario Rui hanno dovuto lasciare il campo per problemi fisici e il Napoli sostituendo poi anche Politano e Kvaratskhelia ha assunto un assento molto più guardingo. Un 5-4-1 molto basso risultato invalicabile per la Fiorentina. Sul finire della gara Zerbin ha avuto 2' di "follia" andando a segno due volte, conquistando la palma di migliore in campo e consegnando la finale lunedì sera contro la vincente del confronto tra Inter e Lazio. Sul fronte mercato la società ha ufficializzato il tesseramento di Traore ed a breve è atteso quello di Ngonge che ieri ha svolto le visite mediche. Poi serviranno altri due acquisti: un difensore e un centrocampista. Se il Napoli riuscirà a trovare i giusti tasselli avrà modo di risalire la china in campionato. Non sarà semplice ma per ora va bene così: sporchi e vincenti.
Antonio Procopio

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