14/01/2024
Napoli all'ultimo respiro grazie a Rrahmani e al suo giorno fortunato

Quando vinci al sesto minuto di recupero inevitabilmente chiami in causa la fortuna. Se il successo arriva il giorno tredici allora sorridi alla buona sorte e se poi chi segna ha la maglia numero tredici allora il cerchio si chiude con una scaramanzia che ha il sapore della certezza. Il successo del Napoli contro la Salernitana racchiude tutte queste variabili, di sicuro impossibili da provare ma sufficienti per dire che una partita bruttina è stata comunque portata a casa. Sì, perché gli azzurri, contro l'ultima in classifica, hanno oggettivamente giocato male. Il ritiro ordinato dopo la debacle con il Torino non ha prodotto quei frutti sperati.
Tanta confusione e l'impressione di correre a vuoto per la squadra di Mazzarri. In emergenza per le tante assenze alle quali si è aggiunta quella di Zielinski all'ultimo momento, il Napoli ha disputato un primo tempo da sbadigli. Sotto di un gol grazie al gran tiro di Candreva, gli azzurri hanno trovato il pareggio grazie ad un rigore di Politano causato da un ingenuo quanto evidente fallo di Fazio su Simeone. Nella ripresa dopo una buona partenza invece la squadra si è smarrita.
L'ingresso di Raspadori per un evanescente Gaetano ha dato maggiore peso all'attacco ma di occasioni non ne sono arrivate. Sul finire di gara Kvaratskhelia ha scambiato bene e si è presentato in area ma come spesso gli è accaduto in questa stagione, ha sbagliato il tiro. Sembrava il preludio all'ennesima delusione di questa stagione quando Rrahmani al 96' ha trovato il guizzo per il vantaggio ed i tre punti che sono ossigeno puro per la classifica del Napoli, comunque precaria. Ma i problemi restano e sono evidenti: su tutti il gioco sempre più evanescente e, come abbiamo evidenziato più volte, il Napoli non è squadra abituata a vincere in maniera speculativa. I reparti sembrano slegati. Ieri la difesa non ha sofferto ma in mezzo al campo la manovra non ha convinto.
Non manca la volontà come testimoniano le prove di Cajuste, Lobotka così come quelle dei tre d'attacco, ma il Napoli non è più quella squadra di calcio che esattamente un anno fa, il 13 gennaio 2023, travolse la Juventus con un roboante 5-1 con doppietta di Osimhen e reti di Kvaratskhelia, Elmas e Rrahmani. Sì, Rrahmani, il difensore che quando si gioca il giorno 13 veste i panni del goleador: chiamatela scaramanzia...
Antonio Procopio

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