30/11/2023
L'analisi del giorno dopo. Napoli, sconfitta e rimpianti ma qualificazione ad un passo

C'è mancato poco, davvero poco, per portare a casa un risultato positivo contro il Real Madrid. La sconfitta subita non ridimensiona assolutamente la prova del Napoli che, per buona parte dell'incontro, ha giocato alla pari contro i blancos. La gara ha avuto la stessa sequenza di quella d'andata: Napoli avanti poi rimontato e sorpassato nel primo tempo; pareggio a inizio ripresa e gol subito nel finale. Al "Bernabeu" è arrivato anche il quarto gol nel recupero con gli azzurri sbilanciati. Poco male comunque perché la qualificazione agli ottavi è ancora alla portata e Mazzarri deve trarre indicazioni positive dalla partita e cercare di trovare soluzioni ai problemi emersi anche ieri sera. Tra le note positive sicuramente il buon atteggiamento di squadra che ha affrontato una big europea senza paura e grintosa anche quando doveva recuperare lo svantaggio a inizio ripresa. In mezzo al campo Anguissa è tornato sui suoi livelli impreziosendo con una rete una prestazione maiuscola.
Bello anche il primo gol che ormai è il marchio di fabbrica del Napoli degli ultimi anni: taglio sul secondo palo e servizio per il centravanti con Simeone che, chiamato a sostituire Osimhen, ha confermato di essere a suo agio in Champions League. Tra le note negative ne annoveriamo alcune che ormai sono una costante: in primo luogo il reparto difensivo che ha palesato incertezze preoccupanti. Su tutti i continui gol di testa senza marcatura, un aspetto che deve far riflettere anche perché l'unico difensore bravo nel gioco aereo (e anche veloce) è Ostigard (due reti all'attivo) che è stranamente in panchina.
Purtroppo il doppio infortunio sulla fascia sinistra ha condizionato le scelte di tutto il reparto e non schierare il difensore norvegese è sembrata una palese incongruenza. Altro aspetto da prendere in considerazione riguarda la condizione atletica, decisamente approssimativa; la gara di Madrid ha detto che per 70' il Napoli ha giocato alla pari avendo anche opportunità sul 2-2 per andare in vantaggio. Negli ultimi 20' invece si è assistito ad un incontro a senso unico con il Real Madrid che, prima della rete del 3-2, complice anche un non impeccabile Meret, aveva sfiorato il gol più volte mancandolo per bravura del portiere azzurro o imprecisione di Joselu. La condizione atletica è dunque da rivedere e il discorso è suffragato anche dalla ripresa di Bergamo quando il Napoli caló di intensità lasciando il gioco all'Atalanta. Sul piano dei singoli in ripresa Osimhen che non è ancora al top della forma ma che diventa imprescindibile nello scacchiere azzurro. Prima dell'ultima partita del girone, tra due settimane al Maradona contro i portoghesi del Braga (basterà non perdere con minimo due gol di scarto per accedere agli ottavi di finale), il Napoli in campionato sarà chiamato ad affrontare le prime due della classe: Inter in casa e Juventus a Torino; da queste due gare si capirà che tipo di campionato potranno fare gli azzurri e quali saranno gli obiettivi cui si dovrà puntare.
Antonio Procopio

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