26/11/2023
L'analisi del giorno dopo: Napoli, a Bergamo tre punti e diverse note liete

Buona la prima di Mazzarri. Tre punti all'esordio a Bergamo non erano affatto scontati e il successo esterno consente al Napoli di prendere fiato e consolidare quel quarto posto in classifica obiettivo minimo stagionale e dal quale non si può prescindere. Ma la vittoria di Bergamo va analizzata in dettaglio perché rappresentava la prima uscita del nuovo allenatore e c'era molta curiosità per vedere come avrebbe reagito il gruppo dopo l'esonero di Garcia. Per un tempo il Napoli ha condotto la gara e meritato ampiamente il vantaggio. Primo tempo senza sbavature, un gran gol di Kvaratskhelia (splendido il suo movimento da centravanti prima di impattare di testa), un altro annullato per una posizione di fuorigioco di Rrahmani e un paio di situazioni non concretizzate che avrebbero chiuso il discorso. Cartier Replica
Squadra corta e pressing sui portatori avversari. Lobotka si è ulteriormente abbassato davanti alla difesa facendo da schermo e aiutando ancor di più la costruzione del gioco. Un solo intervento di Gollini in pieno recupero la dice lunga sull'andamento del primo tempo. Nella ripresa invece la maggior forza della squadra di Gasperini ha costretto il Napoli a stare più basso. È venuta meno quella brillantezza emersa in precedenza e il pareggio di Lookman è stata la logica conclusione della pressione orobica. La manovra si è progressivamente affievolita e per fortuna il tecnico ha trovato in Osimhen ed Elmas le sositituzioni giuste. Il nigeriano, entrato al posto di Raspadori, ha di fatto cambiato il volto della squadra rivitalizzata nello spirito. Il gioco non è migliorato ma i tanti lanci lunghi, che prima servivano solo a prendere fiato, finalmente avevano un terminale di riferimento.
Il gol di Elmas (terzo consecutivo a Bergamo) è arrivato proprio grazie alla caparbietà di Osimhen che ha raccolto un errato rinvio e offerto al macedone un assist d'oro. Tra le note positive della vittoria sicuramente lo spirito di gruppo e il volersi sacrificare di nuovo uno per l'altro. È come se la squadra adesso sia tornata a credere nelle proprie potenzialità. Parlando dei singoli ci sono ancora diverse cose da registrare: Kvaratskhelia ieri è sembrato più attaccante e meno nel vivo del gioco; Zielinski è stato sotto tono forse complice la tonsillite che ha patito in settimana; i centrali di difesa hanno concesso qualcosa e poi purtroppo l'uscita di Olivera (oggi il responso sul tipo di infortunio) ha complicato le cose.
Considerata anche l'assenza di Mario Rui la fascia sinistra è quindi tutta fuori uso e sarà affidata a Juan Jesus che non è proprio un esterno. Ma, complessivamente, per essere stata la prima partita di un nuovo corso, il bilancio è decisamente positivo. Mercoledì il Napoli sarà di scena a Madrid in Champions League contro il Real, una partita proibitiva ma che gli azzurri potranno provare a giocare senza assilli. La prima sfida del ciclo terribile è andata bene, Mazzarri ora sta a te continuare a sorprendere.
Antonio Procopio

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