Sarà il confronto contro l’Atalanta di Gasperini che terrà a battesimo il ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina azzurra. Una partita per nulla semplice alla quale sono chiamati gi azzurri che, dopo il cambio di panchina, dovranno provare a dare un’inversione di tendenza alla stagione. Compito impegnativo si diceva, sia per la forza degli avversari, ormai stabilmente nel lotto delle squadre di punta del campionato italiano, sia perché il nuovo tecnico avrà avuto poco tempo per plasmare la squadra secondo i suoi dettami ed impartire al gruppo la sua idea di calcio. Nella gara di sabato alle 18 il Napoli avrà alcune defezioni e altri giocatori in dubbio. Sicuri assenti Meret e Mario Rui che saranno rimpiazzati da Gollini e Olivera, restano in dubbio Zielinski e Osimhen: per il polacco alle prese con una fastidiosa tonsillite la convocazione non dovrebbe essere in dubbio ma la presenza dal primo minuto non appare scontata.

Stesso discorso per il centravanti azzurro che ha recuperato dall’infortunio ma non ha ancora il ritmo partita tale da poter giocare 90’. Se il nigeriano non dovesse farcela Raspadori potrebbe essere il prescelto anche se con il cambio di tecnico le gerarchie in attacco non sono ancora definite e c’è speranza anche per Simeone. Dando per assodato il modulo 4-3-3 come base di partenza, in difesa con Di Lorenzo ed Olivera sugli esterni si dovrà capire Mazzarri chi vorrà schierare in mezzo tra Rrhamani, Natan e Ostigard. A centrocampo Lobotka alle prese con una botta rimediata con la sua nazionale non dovrebbe avere problemi così come Anguissa anche lui reduce da impegni col Camerun. Il terzo centrocampista, se non dovesse farcela Zielinski, potrebbe essere Cajuste o forse più probabilmente Elmas che nelle ultime due partite in trasferta contro l’Atalanta ha sempre segnato. Due reti per il macedone e due vittorie per gli azzurri al “Gewiss Stadium” di Bergamo, se la regola del tre viene rispettata...