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15/11/2023

Napoli, arriva Mazzarri per il rilancio azzurro

Napoli, arriva Mazzarri per il rilancio azzurro

Torna Mazzarri, è lui l’uomo del rilancio. Dopo l’esonero di Rudi Garcia, il presidente De Laurentiis ha deciso di tornare ad affidare la squadra al tecnico toscano, nel tentativo di scongiurare il pericolo che la barca affondasse. Inevitabile prendere le distanze da Garcia che in oltre quattro mesi non è riuscito a dare un gioco al Napoli. Questa la mancanza maggiore imputata al tecnico francese: la carenza della manovra di un gruppo che fino alla stagione scorsa aveva fatto di questo aspetto un punto di forza. Certo, anche la classifica non è esaltante, ma il quarto posto attuale (anche se arrivato dopo 12 giornate con un calendario abbastanza agevole per il Napoli), è un punto di partenza e non di arrivo, almeno nelle idee del tifo azzurro che vorrebbe continuare a lottare per lo scudetto col tricolore sulla maglietta.

Impossibile abdicare a novembre e adesso toccherà a Mazzarri ridare speranze all’ambiente e ad una squadra depressa nel gioco. Contratto fino a giugno e obiettivo quello di centrare almeno la zona Champions. Ma non sarà compito agevole quello a cui è chiamato il tecnico toscano: in primo luogo per via del calendario che vedrà gli azzurri dover affrontare Atalanta, Real Madrid, Inter e Juventus. Un poker di partite complicate e la squadra dovrà apprendere in fretta i dettami del nuovo tecnico per poterle affrontare con ambizioni. Proprio per questo è facile che Mazzarri cercherà di dare continuità al gruppo senza stravolgere la manovra.

Quindi difesa ancora a 4 e probabilmente conferma del modulo che anche il tecnico ha adottato in passato in alternativa al suo più congeniale 3-5-2. Il punto di domanda riguarda quanto Mazzarri in questo periodo in cui non ha allenato si sia tenuto aggiornato con le tendenze del nuovo calcio e possa metterle in pratica sin da subito. Uno dei demeriti di Garcia si diceva in avvio è stato proprio questo: non aver compreso la vocazione propositiva della squadra, la sua voglia di giocare sempre con un possesso palla sfrontato e un’aggressione feroce che portava alla riconquista del pallone in pochi secondi. Il Napoli non è una squadra bassa che può distendersi in contropiede e sfruttare gli spazi che ti concedono gli avversari come ha fatto egregiamente nel suo primo periodo napoletano; se Mazzarri comprende questo aspetto non può che fare bene, magari non rivincere il tricolore, ma quanto basta per togliersi soddisfazioni e instillare il dubbio nella testa del presidente che una conferma non sarebbe poi così azzardata.

Antonio Procopio

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