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05/11/2023

L'analisi del giorno dopo: Napoli sempre più squadra da trasferta. Ora la Champions

L'analisi del giorno dopo: Napoli sempre più squadra da trasferta. Ora la Champions

Un gol per tempo e pratica archiviata. Il 2-0 del Napoli all'Arechi è stato risultato facile e ottenuto senza nemmeno spingere troppo. Alla vigilia della gara contro la Salernitana si temeva la trasferta per diverse ragioni che poi sul campo si sono rivelate sterili. Troppo grande il divario tra le due squadre con Meret chiamato in causa in una sola circostanza durante tutto l'incontro. La partita ha però dato diversi spunti da analizzare e molte conferme da evidenziare. Sotto il profilo di squadra il quarto successo esterno in campionato (sesto se si aggiungono le vittorie in Champions League) dice che gli azzurri si confermano squadra da trasferta avendo conquistato 14 dei 21 punti in classifica lontano dal "Maradona". Certo, molte vittorie sono arrivate contro le cosiddette provinciali, ma il campionato ogni domenica fa capire che se si sottovalutano le partite si va incontro a brutte figure anche con avversari meno quotati.

Diverso invece il ruolino casalingo con due soli successi un pareggio e due sconfitte (tre se si considera quella col Real Madrid). Si potrebbe trovare una spiegazione tattica a questo discorso con la squadra più bilanciata in trasferta rispetto alle gare casalinghe dove concede maggiori spazi. Una tendenza che d'altra parte riprende il discorso delle ultime due stagioni, con Spalletti in panchina, quando gli  azzurri fecero sempre meglio in trasferta. E anche nel computo dei gol subiti 8 dei 12 complessivi sono arrivati in casa (e con una partita in meno). Sotto il profilo dei reparti la gara di Salerno ha evidenziato la prova della coppia difensiva con Rrahmani e Ostigard che hanno avuto pochi problemi contro l'attacco granata. In mezzo al campo Lobotka ha giganteggiato e si sa, quando lo slovacco gira tutta la squadra rende di più.

Davanti note di merito per tutto il tridente: Politano sta disputando la sua migliore stagione in azzurro e anche a Salerno ha fatto una gran gara, Kvaratskhelia è tornato ai suoi livelli e Raspadori non sta facendo rimpiangere Osimhen. Ancora un gol per il centravanti italiano autentico trascinatore nelle ultime settimane. Infine un plauso ad Elmas che, subentrato a Kvaratskhelia, ha fatto capire di essere più a suo agio come esterno offensivo rispetto al suo utilizzo da centrocampista. Il trittico settimanale si è aperto bene, mercoledì gli azzurri sono chiamati a proseguire il discorso in Champions League contro l'Union Berlino prima della gara con l'Empoli che precede la sosta. Servono altri due successi per conseguire quel filotto di tre vittorie invocato dal tecnico e non ancora riuscito.

Antonio Procopio

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