Il rosso che condiziona una serata iniziata bene. Il Napoli ha sbattuto contro gli uomini di Rui Vitoria che hanno sbancato il fortino di Fuorigrotta, perdendo per 3-2, dopo un match a dir poco estenuante.

La gara era cominciata col vento in poppa per gli azzurri, che si erano trovati in vantaggio dopo neanche un minuto grazie ad Elmas e alla complicità di Maksimenko (in un'uscita improvvida). Tuttavia, la contesa ha cambiato il suo corso al 29esimo a causa dell'espulsione di Mario Rui. Un episodio che ha lanciato nel caos i ragazzi guidati di Spalletti e incoraggiato lo Spartak.

Gli ospiti hanno rovesciato le sorti della partita con abnegazione e voglia di giocarsela fino in fondo: chiedere a Promes (autore di una doppietta), Ignatov e ad un instancabile Moses. Ai padroni di casa, invece, non è bastato il tardivo squillo di tromba di Osimhen giunto solo al 94'. Troppo nebulosi, confusi e sfiduciati, gli azzurri dalla mezz'ora di gioco in poi.

Adesso, dopo aver smaltito le scorie dell'amarezza, l'imperativo è non disunirsi dopo aver sempre vinto in campionato e dopo aver sfornato una performance non proprio indimenticabile contro un avversario probabilmente (anche) sottovalutato. Tornare alla vittoria, quindi, contro una Fiorentina in forma risulterà più che fondamentale per il Napoli, dopo un percorso fin qui perfetto e macchiato dal pesante tonfo contro lo Spartak.

La sfida con la Viola è forse il primo crocevia decisivo della stagione. I gigliati sono un team giovane, pieno di talento e di risorse, con un Italiano in panchina a cui non mancano idee di gioco e soluzioni tattiche. In sei turni, i toscani hanno maturato quattro vittorie, due sconfitte, tante buone performance ed un ottimo quinto posto in classifica. Che potrà sorridere ancora all'organico napoletano, qualora dovessero arrivare tre punti pesanti per il morale e per restare al primo posto in classifica.