Arriva la prima sconfitta del Napoli forse nel modo piú strano e nella partita meno difficile. Tre a due per lo Spartak Mosca e qualificazione in Europa League molto complicata. Eppure la partita si era messa bene per gli azzurri: passano appena 11 secondi e il Napoli è in vantaggio: solito taglio dalla sinistra di Insigne per Politano, il portiere russo esce ma non trattiene la palla, arriva Elmas che la mette dentro. Il Napoli gioca e il divario tra le due squadre è evidente. Petagna non finalizza almeno due occasioni ma la cosa più grave la fa Mario Rui che al 31' entra col piede a martello su Moses; l'arbitro prima ammonisce il portoghese poi richiamato dal Var decide di estrarre il cartellino rosso. Napoli in dieci e partita in salita. Il momento negativo degli azzurri si acuisce quando Zielinski al termine di un'azione offensiva si ritrova un pallone ai 10 metri dalla porta in posizione centrale: conclusione altissima. Nel recupero del primo tempo l’arbitro concede un rigore ai russi per un fallo di Politano, il Var fa cambiare idea all'arbitro e salva gli azzurri.

Spalletti inserisce Osimhen e Anguissa per Petagna e Zielinski ma il Napoli non riesce ad uscire dall'aria di rigore. Il pareggio è inevitabile e arriva al 10' con Promes bravo a scaricare in rete un cross di Moses. La partita si anima, fioccano diverse ammonizioni e il Napoli non è fortunato al 67' quando una rete di Manolas di testa viene annullata per fuorigioco. Lozano prende il posto di Politano ma il gol arriva dallo Spartak. Azione sulla destra, cross al centro e Ignatov di piatto batte Meret. Due a uno tra la gioia dei rumorosi tifosi russi. Entra anche Ounas per Elmas, lo Spartak resta in 10 per l’espulsione di Caufrièz ma a segnare sono ancora gli ospiti allo scadere ancora con Promes. Osimhen nel recupero accorcia le distanze e rende meno pesante il passivo  Una sconfitta eccessiva figlia di troppi errori dei singoli che deve fare riflettere.