29/08/2021
Genoa-Napoli 1-2: Petagna vale tre punti, gli azzurri vincono soffrendo

Indisponibili, squalificati e dubbi ora restano negli spogliatoi. Genoa e Napoli scendono in campo e se Ballardini sceglie il 3-5-2, Spalletti converge le proprie preferenze sul 4-2-3-1. Grifoni che trovano i muscoli di Sturaro e Rovella in mezzo, con Badelj regista, Hernani mezza punta accanto ad Ekuban. Non cambiano rispetto all'esordio, difesa e centrocampo, Elmas sostituisce Zielinski, per Osimhen c'è Lozano, il centrale però è Insigne.
Gara degna di uno stadio modello inglese, corsa, contrasti ma anche bei colpi. I primi sono del Napoli, dopo solo 2 minuti, un'incornata di Lozano alta, poi il palo di Insigne, causato anche dalla deviazione di Vanheusden. Il Genoa si affaccia poche volte dall'altra parte, il tiro di Ghiglione al 22' è chiuso da Meret, allora ne approfittano i partenopei. Tanto possesso, una gran giocata in area di Insigne con tiro parato, gli azzurri sembrano divertire ma senza cinismo, fino al 39'. A poco dalla fine infatti, Politano da destra attira a sé due difensori e scarica per Ruiz, sinistro all'angolino ed ennesimo gol azzurro da fuori per lo spagnolo. Il Napoli chiude in vantaggio.
Ballardini cambia in toto l'attacco: dentro Pandev e Buksa, fuori Hernani ed Ekuban. Intanto Meret è straordinario dopo soli cinque minuti su un rigore in movimento di Ghiglione, segno che il Genoa c'è e vuole il pari. Lo trova con Pandev, ma nell'azione c'è fallo di Buksa sul portiere, mentre dall'altro lato è bravo anche Sirigu su Lozano. Pari che arriva al 69', gol simile a quello subito dall'Italia in finale agli Europei, cross da destra e primo gol in carriera di Cambiaso. Era forse lo scossone che serviva agli azzurri, prima Koulibaly si mette in proprio trovando una deviazione che gli nega il gol, poi, pagano le idee di Spalletti. Dentro Ounas e Petagna e proprio il 37, al minuto 84, anticipa Masiello e fa gol di testa su punizione tagliata di Mario Rui. Duri a morire i padroni di casa, ma i partenopei dimostrano di avere più fame.
Vincenzo Capuano

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