21/01/2018
Cinema: ‘Benedetta Follia’, il nuovo film di Carlo Verdone

Arriva nelle sale italiane ‘Benedetta Follia’, la commedia diretta da Carlo Verdone e con protagonisti lo stesso attore romano e la giovane Ilenia Pastorelli. Sul set anche Lucrezia Lante della Rovere nei panni di Lidia.
È la storia di Guglielmo e Lidia, una coppia sposata da circa venticinque anni e che in un insolito ristorante si prepara a festeggiare le nozze d’argento. Proprio durante la cena, la moglie confessa al marito di tradirlo da circa un anno e con una commessa del negozio di cui lui è proprietario. A questo punto Guglielmo si ritrova single e con la necessità di assumere nuovo personale. La ricerca però si presenta subito ostica. Il negozio del cinquantenne separato vende infatti articoli sacri di grandissimo pregio nel cuore di Roma. Serve quindi una persona dotata di un certo garbo, posata ed esperta del settore. Arrivano tanti in cerca di lavoro, ma nessuno viene selezionato. Un giorno si presenta una suora laica che subito convince il difficile datore di lavoro ma che può prendere servizio soltanto il mese successivo. Poco dopo nella stessa giornata nel negozio irrompe Luna (Ilenia Pastorelli), una ragazza che parla solo in romanesco, piena di problemi economici, con un gran bisogno di lavorare ma anche ricca di energie e voglia di vivere. Nonostante un turbolento colloquio iniziale, la giovane donna dimostra di avere grande attitudine per il compito di commessa. Così, con la promessa di occupare il posto di lavoro per il solo mese in cui mancherà la precedente selezionata, Luna si cimenta in questa nuova avventura. In pochi giorni la dipendente e il capo stringono un legame fortissimo che stringe a mano a mano che lei cerca di convincere Guglielmo a cercare una nuova partner. Con questo obbiettivo la ragazza installa sul cellulare di lui un’app, Lovit, che gli permetterà di incontrare donne single in cerca di relazioni. Ovviamente non è un’impresa da poco tuttavia qualcosa di speciale di accade. Attraverso un incontro folle finito male Guglielmo incontra una donna, affascinante ed equilibrata che risveglia in lui la voglia di un legame vero, una luce ritrovata nell’abisso delle vuote e febbrili chat. Il finale riserva un’ironica rivelazione sull’identità di questa donna.
Come ogni film di Verdone, anche questo va visto; anche questo che non è di sicuro un suo capolavoro ma come al solito è imbastito di una grazia e una tenerezza malinconica che contraddistingue sia il Verdone regista che attore. È una pellicola dai solidi caratteri italiani, con la produzione dei fratelli De Laurentiis e musiche che hanno fatto la storia della canzone del Belpaese. La trama affonda in una tematica triste, quella dello smodato uso dei social network che ormai per molti sono il mezzo esclusivo di conoscenza di nuove persone. Riflette quindi sulle conseguenze di certi incontri sbagliati e sulla spersonalizzazione del contatto umano, del piacere di scoprire l’altro. Contiene al suo interno una morale pesante e un po’ generalista, ma che è anche alla base di qualsiasi altra riflessione sulla questione.
Annalisa Davide

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