10/11/2017
Cinema: ‘Una questione privata’, il nuovo film dei fratelli Taviani

Spesso si sente dire che il film tratto dal libro delude lo spettatore che è stato prima lettore. E forse è vero, perché si sa che trasporre un’opera è cosa complessa. Succedono però di rado dei piccoli miracoli e quello che è stato un libro bello e importante diventa, o meglio ridiventa, un prodotto artistico di altissima qualità. Dalla propria fonte si distanzia con dovizia filologica e mette in scena lati nascosti di un capolavoro ritenuto quasi intoccabile. Così è accaduto al nuovo film dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani: ‘Una questione privata’.
Ispirata all’omonimo romanzo di Beppe Fenoglio, la pellicola è ambientata durante gli anni della Resistenza, eppure diviene subito metafora del presente. È una storia d’amore, di un triangolo amoroso. Milton, il partigiano interpretato da Luca Marinelli, facendo ritorno nel luogo dove ha conosciuto l’amata Fulvia (Valentina Bellè), scopre che forse lei è diventata l’amante dell’amico Giorgio, anche lui un partigiano. E proprio quando i due si aggirano nella desolate Langhe, Milton cerca di scoprire la verità celata forse dall’amico. Si fa strada un percorso spirituale che s’insinua nella nebbia del paesaggio che è essa stessa un’ulteriore protagonista del film. L’elemento bellico delle armi, con i conflitti a fuoco e le immagini truci della guerra, sono asciugati fino all’osso, a lasciare a nudo i personaggi che si confrontano direttamente con l’ascolto dei propri ideali. Questi vengono continuamente minati ora gli stessi accadimenti dei conflitti, ora dalla vita sentimentale vissuta in una inconfessabile solitudine. La questione sentimentale si trova a scontrarsi con una società e un paese molto deciso a cambiare, e svela il lato umano di un liberatore militante della Seconda guerra mondiale.
Luca Marinelli colpisce ancora in virtù del suo sguardo glaciale e penetrante, che ora affonda sempre con precisione del cuore di chi lo guarda. L’attrice che interpreta il personaggio femminile era apparsa in ‘Meraviglioso Boccaccio’, degli stessi registi, ma, differentemente da ora, era apparsa in una piccola parte. Perché è attuale la scelta di questa ispirazione? Perché tutt’oggi siamo in guerra, eppure a molti solo pare. Ogni però avverte il disagio di numerosi e simultanei conflitti, vivendo il sentire proprio come fosse una questione privata. La scelta di mettere in scena un romanzo ormai divenuto un classico è stata così motivata da Paolo Taviani in un’intervista apparsa di recente su ‘viviilCinema’: “Secondo noi Fenoglio è il più grande scrittore dal dopoguerra ad oggi, forse insieme a Calvino, ma non è stato amato come meritava”. Una fotografia pittoresca e poetica per calare lo sguardo nelle profondità di sentimenti crudissimi, tiene unito un quadro umano, politico e umano che dall’interno riceve forti scosse. Il film ha debuttato alla Festa di Roma dove ha ricevuto largo consenso dalla critica ed è poco dopo entrato nelle sale dei principali cinema italiani.
Annalisa Davide

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