31/07/2017
Libri: ‘il tuo nome è una promessa’, di Anilda Ibrahimi

L’estate non è solo sinonimo di vacanza; per molti è semplicemente un breve periodo di ferie da trascorrere praticando le passioni più intime. Per tutti gli amanti della lettura, questa volta arriva una proposta sublime: ‘Il tuo nome è una promessa’, di Anilda Ibrahimi. Edito da Einaudi nella collana Coralli, nel libro si racconta una storia che sin dalle prime righe è un intreccio di molte storie. Protagonista delle vicende è inizialmente una famiglia ebrea di Berlino che cerca di scampare alla ferocia nazista. Una famiglia che ben presto resta spaccata; due sorelle, Esther ed Abigail infatti proseguono verso la salvezza in modi differenti. La prima si reca in Albania, a quel tempo regno del sovrano Zog, noto anche e soprattutto per aver accolto migliaia di ebrei durante la Seconda guerra mondiale. La seconda invece subirà il triste destino della deportazione a Dachau.
Proprio a Tirana però cinquant’anni più tardi arriverà la figlia della sorella sopravvissuta. Rebecca, questo il nome del personaggio a noi contemporaneo, giunge lì per scampare ad una crisi coniugale. Il matrimonio con il marito Thomas non ha dato gli sviluppi sperati e ora che le si offre la possibilità di un incarico in quella che fu la terra della speranza per la madre, accetta di partire per voltare pagina. Tuttavia non si tratta esattamente di chiudere un capitolo del presente e volgersi ancora al futuro; andare, per la prima volta, a Tirana, significa ricucire le ferite del passato. Nella sua vita Rebecca ha sentito parlare moltissimo di quel paese e la sua stessa esistenza è ricca di racconti sull’orrore della Germania di Hitler. Adesso però quei discorsi avranno dei rumori, delle immagini; si animeranno per consentirle di prendere contatto con quei momenti ma con il solo scopo di rimettere in sesto la propria esistenza, sconfiggendo il dolore inesprimibile e il desiderio di rivalsa per una catastrofe umana della quale né la madre né lei mai ne avranno colpa.
Ad accoglierla lì ci sarà Andi, un ragazzo strano che le farà da assistente e non solo. E mentre anche grazie alla compagnia di questo nuovo amico Rebecca tenta di riequilibrare il proprio sentire, in Albania arriva Thomas. La sua intenzione è quella di risanare il rapporto con la coniuge ma non sarà facile. Si appellerà al suo talento di fotografo di fama internazionale per riuscire nell’impresa. Documenterà infatti le vicissitudini degli ebrei ospitati dal re albanese durante gli anni della guerra e racconterà così attraverso una nuova luce anche la storia delle sorelle divise, delle famiglie che pure nei decenni a seguire hanno vissuto nella tragedia. L’intera storia ha il pregio di narrare anche le recenti fasi storiche vissute dall’Albania che ha visto un vero e proprio esodo del suo popolo ed un impoverimento della sua identità. Rebecca è protagonista dunque essa stessa di un dramma collettiva eppure pacificandosi col suo passato riuscirà a perpetrarne la memoria senza più fare vittime. Un’operazione questa che fa anche l’autrice dell’opera grazie alla grande magia di un linguaggio talvolta poetico.
Annalisa Davide

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