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08/06/2017

Libri: ‘Così va il mondo’, di Gianni Minà

Libri: ‘Così va il mondo’, di Gianni Minà

Il 31 maggio scorso alle 18 all’ex carcere Filangieri, ora Scugnizzo Liberato, a Salita Pontecorvo (vicino Piazza Dante) c’è stato un evento straordinario. Diverse centinaia di persone riunite intorno alla presentazione di un libro, ‘Così va il mondo. Conversazioni su giornalismo, potere e libertà’, un libro inedito di Gianni Minà, volto storico del giornalismo televisivo italiano, scritto con Giuseppe De Marzo, attivista, economista giornalista e scrittore. L’incontro è stato molto più di una canonica presentazione da libreria.

Ad introdurre la serata Angelo Petrella, poi gli interventi e i dibattiti di Dario Oropallo (freelance) sul “giornalismo oggi”, di Bruno Martirani (attivista di Massa Critica) su “la categoria dei Sud” –espressione sovente usata dal giornalista torinese nelle sue inchieste- e di Laura Abbruzzese ( Dottoranda dell’Orientale) sull’America Latina.  La location è stata scelta per un motivo speciale. L’ex carcere minorile circa 33 anni fa ospitò proprio una puntata di “Blitz”, programma televisivo della Rete 2,  con la straordinaria partecipazione di Eduardo De Filippo e la Nuova Compagnia di Canto Popolare, che per l’occasione ha suonato ancora per tutti i lettori lì presenti. Questa  è stata l’unica tappa a Napoli nel tour di presentazioni del libro che ha fatto il suo esordio al Salone del libro di Torino ad Aprile. Minà non ha mai nascosto il suo amore per la città partenopea. Le sue interviste più famose hanno visto protagonisti tra gli altri Diego Armando Maradona, Pino Daniele e Massimo Troisi; e proprio di questi personaggi del calcio, della musica, del teatro e di tanti altri della politica internazionale del Sud del mondo, che il settantanovenne piemontese ha parlato incantando una platea di giovani e meno giovani che hanno riconosciuto in lui un irrinunciabile pezzo di storia del giornalismo italiano.

Il libro, tascabile, in circa duecento paginette intesse conversazioni tra Minà e Giuseppe De Marzo su ben oltre cinquant’anni di servizio del giornalista. Ne emerge un ritratto di Minà in parte già noto a tutti, quello di uno attento ai diritti dei deboli, insofferente a decine di ingiustizie che hanno riguardato la storia delle fasce più disagiate di interi paesi, dall’Italia agli Stati Uniti d’America, fino all’America latina. La lotta alle sopraffazione anzi è, come introduce De Marzo, “una stella polare”, nella vita, nel giornalismo e nell’impegno politico. Una guida che Minà ha mantenuto lucidamente presente sin da quando era un redattore sportivo alla Rai nel 1976. Ma da quel tempo, passando per i grandi eventi e le figure storiche che hanno segnato la sua carriera, il governo di Chàvez e quello di Obama, le interviste e i documentari su Muhammad Ali e papa Francesco –solo per citarne alcuni- l’informazione è cambiata. Si scaglia duramente contro i servizi e i dati camuffati che la stampa e i media trasmettono sui fatti di politica internazionale, l’insabbiamento mediatico dei successi che lo stato cubano ha segnato nella propria storia politica, al ruolo oscuro degli USA in questa storia. Un passaggio di testimone, dunque, questo libro-intervista che si chiude con la speranza che il mestiere del giornalista continui con spirito sempre più libero, emancipato.

Annalisa Davide

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