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20/05/2017

Napoli: ‘L’Altro Totò’, in anteprima al Teatro San Carluccio

Napoli: ‘L’Altro Totò’, in anteprima al Teatro San Carluccio

Il Maggio dei Monumenti si tinge di uno spensierato e insolito dinamismo con ‘L’Altro Totò’. Al Teatro San Carluccio di Napoli il 18 maggio arriva l’anteprima di questa rappresentazione che è più un “dopospettacolo”, un varietà semplice, con molte voci –tutte quelle più importanti della vita del genio- ma solo due attori e un musicista. Sul palco ci sono Francesco Ingenito, nei panni del principe De Curtis, Francesca Borriero e le musiche live di Francesco Santagata.

‘L’Altro Totò’, scritto e diretto da Fabio Pisano, è un «viaggio in prosa e musica» che alla fine ci restituisce il senso dell’umanità del Principe della risata.  Quest’ultimo «è un Maestro perpetuo, e Totò, il personaggio la maschera l’attore universale Totò, non è altro che la naturale conseguenza di un carattere, di una sensibilità d’animo, di una nobiltà di cuore che solo Antonio De Curtis, il principe Antonio De Curtis, possedeva davvero». E perché tutto ciò sia chiaro, perché quelli che si dicono amanti di questo genio sappiano distinguere Totò e Antonio De Curtis, Fabio Pisano cuce con leggerezza uno spettacolo composto da tanti momenti diversi tenuti insieme dal filo di tanti dialoghi e parole originali. Parti recitate e brevi proiezioni di alcune scene dei film più celebri di Totò e interviste a lui stesso o a chi gli fu al fianco si susseguono rendendo più coinvolgente la partecipazione del pubblico. In questo puzzle verbale si muovono sinuose le musiche di Francesco Santagata, con una chitarra empatica e discreta che s’inserisce sempre in modo puntuale. I suoni evocativi, visionari e a tratti stuzzicanti, costruiscono un’atmosfera nel complesso leggera e toccante.

‘L’Altro Totò’ è prodotto da Liberaimago e in generale da giovanissimi. è questo un elemento molto interessante in relazione all’idea di portare in scena una storia, così insolita poi, su Totò. Lo sguardo dolce e difficile, umano, del Principe che qui vediamo rappresentato si riconduce ad un orizzonte nuovo della critica di questa straordinaria figura del teatro partenopeo. In un momento di smodata esaltazione di Totò, della sua opera cinematografica, non è da dimenticare –e lo spettacolo in questione lo ricorda- che Antonio De Curtis era anche un poeta, un uomo che amava appuntare “cavilli” e curiosità, un cantante. E il testo di Fabio Pisano ci narra proprio un Totò dietro le quinte.

Lo spettacolo farà tappa prossimamente nel quartiere Sanità, al Palazzo De’ Liguoro in Via dell’Arena, a pochi passi dalla strada in cui è nato Antonio De Curtis, con due turni al giorno per tutti i weekend di Maggio. Di questo Paola De’ Liguoro ha detto che «questo quartiere è un posto straordinario» e ha «pensato di dare spazio ai giovani e alla cultura per far conoscere la verità» e che si tratta di «una specie di sfida».

 

Annalisa Davide

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