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08/02/2017

Cinema: 'La La Land', un romantico musical d’altri tempi

Cinema: 'La La Land', un romantico musical d’altri tempi

 

Ha fatto parlare molto di sé a partire dalla presentazione in concorso e in anteprima alla 73^ Mostra del Cinema di Venezia. Si tratta del musical La La Land, il nuovo film del giovane regista americano Damien Chazelle (Whiplash, 2014), candidato a ben 14 Premi Oscar, che sta riscuotendo consensi in tutto il mondo, di critica e pubblico. Un film delicato e brioso, un omaggio ai musical degli anni ’50 e ’60, ambientato in quella Los Angeles riconosciuta universalmente come meta di coloro che ambiscono a realizzare il grande sogno di approdare nell’incantato - e spietato - mondo del cinema.

È il caso della giovane Mia Dolan (Emma Stone), che aveva lasciato il suo Nevada per rincorrere il sogno coltivato sin da bambina. Tra un’audizione -andata male- e l’altra, Mia lavora come barista in un caffè degli Studios della Warner a Hollywood, servendo non di rado le grandi star. Una serie di coincidenze fanno sì che la sua strada si incroci più volte con quella di Sebastian (Ryan Gosling), musicista jazz, squattrinato ed incostante, anche lui con un grande sogno nel cassetto, aprire un locale dove suonare e salvare il vero jazz.

Quella che ha tutta l’aria di una “serata sprecata” davanti ad un panorama mozzafiato si rivelerà il primo tassello della loro storia d’amore, che sarà cementata dall’entusiasmo di condividere uno stesso obiettivo: realizzare ciascuno la propria felicità rincorrendo il proprio sogno. Ma i sogni, si sa, per poter essere realizzati richiedono la giusta dose di sacrifici, delusioni e cadute, e perché no, anche di addii. Quando Sebastian, in cerca di una stabilità economica, accetta la proposta di un amico musicista di suonare nella sua band e parte per una lunga tournée, la loro relazione inizia ad incrinarsi ed entrambi si ritroveranno ben presto, per ragioni diverse, ad un passo dal chiudere definitivamente il proprio sogno in un cassetto. Una telefonata improvvisa e un provino inaspettato segneranno definitivamente il corso delle loro vite, in cui continuerà a risuonare in qualche modo quel “ti amerò per sempre” pronunciato al culmine della felicità. E allora non resta che immaginare con un pizzico di rimpianto e nostalgia, nella bellissima sequenza finale del film, alla maniera di “Sliding Doors”, quanto sarebbe stata magica e degna di un film in cinemascope la loro felicità, se condivisa.

Sognare ad occhi aperti in un mondo che cerca di scoraggiare, depistare, far arrendere. Farlo con caparbietà e condividerlo con la persona che si ama, che sa completare ed incoraggiare, che allontana l’amarezza e restituisce il coraggio e il sorriso, la capacità di guardare oltre, al momento in cui vedere finalmente realizzato il proprio sogno. Questa, la riflessione che scaturisce da La La Land, che racconta in modo semplice e genuino una storia d’amore candida, scandita dallo scorrere delle stagioni e che procede a ritmo di coreografie d’altri tempi sulle note di deliziosi brani musicali, in una Los Angeles più intima che luccicante, dove l’aura glamour lascia il posto a incantevoli scorci paesaggistici.

Scorre fluido, scivola leggero e ricco di grazia il film di Chazelle, restituendo l’immagine di una vita in cui ci sia spazio per sentimenti autentici, aspirazioni che costituiscano il motore dei giorni e voglia di osare, di puntare dritto alla propria felicità. Il giovanissimo regista e sceneggiatore statunitense prosegue in qualche modo il filone musicale iniziato con Whiplash, vincitore di tre Premi Oscar, riprendendo tanto la sua passione per il jazz quanto la necessità dei suoi protagonisti di aderire alle proprie attitudini, ma lo fa senza parossismi, anzi con un equilibrio estetico e di contenuti che rendono La La Land una gioia per lo sguardo-magnifici alcuni lunghi piani sequenza-e per il cuore. Brilla nella sua armoniosità la coppia Stone-Gosling, a nostro avviso soprattutto per merito della prima, vera incantevole protagonista del film.

Maria Marobbio

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