28/01/2017
Teatro: al 'Bellini' va in scena 'Elvira', spettacolo diretto e interpretato da Toni Servillo

Dal 24 gennaio al 12 febbraio al Teatro Bellini di Napoli va in scena ‘Elvira’, diretto e interpretato da Toni Servillo, con Petra Valentini, Francesco Marino e Davide Cirri. Il pubblico è come se assistesse ad una magnifica prova di preparazione di uno spettacolo, ed è chiamato ad imparare a comprendere i meccanismi della creazione di un personaggio teatrale.
L’attore napoletano prende le mosse dalle “Sette lezioni sulla seconda scena di Elvira nel Don Giovanni di Molière”, un testo del grande attore francese Louis Jouvet. È la storia della costruzione di un personaggio, Elvira, protagonista del Don Giovanni; un processo faticoso e intimo che richiede l’indiscussa partecipazione emotiva del pubblico che come non mai per assistere deve divenire parte di una dinamica compenetrazione. Gli spettatori per questo motivo sono accolti da un palcoscenico scuro e una scena scarna che letteralmente aiuta a concentrarsi sulle parole, sui dialoghi, sul commercio di emozioni.
Jouvet, interpretato da Toni Servillo è alle prese con i personaggi che dovrebbero poi andare in scena. Il testo prende vita; è smontato, cancellato, costruito, poi ancora negato. Jouvet dialoga con Elvira (Petra Valentini) e gli altri protagonisti alla ricerca della perfezione formale della pièce. Tante giganti interrogativi si aggirano sotterraneamente nelle parole degli attori: come si fa a trasmettere il valore di un classico? A cosa di questo bisogna rinunciare in nome di valore attualizzante? Fino a che punto l’attore è personaggio e il personaggio creazione esterna del drammaturgo?
'Elvira’ mostra l’intimità esistenziale e umana come l’anima della finzione. La creazione è sinonimo di finzione ma dentro di essa c’è uno sguardo convito e fragile, che ama il mondo, gli spettatori, le storie da raccontare, ma che non sa come potrà raccontarle, come gli altri le vedranno. Assistervi è un atto “utile” per un attore, un amante di teatro; è catartico per chi è più emotivo ed è alla ricerca di nuove domande sul futuro del teatro nella società attuale; è avvolgente, dissacrante, impetuoso, familiare, senza vergogna, difficile e appassionato. Ed è raro vedere “questo Servillo” che in tempi più o meno recenti abbiamo visto al cinema proprio nei panni di una vittima della sete di successo, delle cose futili, effimere. Qui sembra preso e portato via dalle sue stesse parole; riesce in una sintesi straordinaria. Quel processo maieutico fatto di sola ricerca che un drammaturgo, uno scrittore intraprende per creare i propri personaggi e metterli in scena viene ora compattato e trasmesso brevemente.
‘Elvira’ è stato portato in scena al Piccolo di Milano per ben sessante volte e in Francia, a Parigi, città natale di Jouvet ha ricevuto applausi sorprendenti. Questo spettacolo prima di essere campione d’incassi al Bellini è già un successo di recensioni e critica; le più importanti testate nazionali e internazionali gli hanno assegnato tanti aggettivi e tutti differentemente belli ma primeggia indiscusso «magico».
ndr: fonte foto di copertina: www.teatrobellini.it
Annalisa Davide

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