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27/01/2017

Cinema: Lettere da Berlino, il film della resistenza tedesca

Cinema: Lettere da Berlino, il film della resistenza tedesca

Uscito in sordina al cinema ,questo splendido film di Vicent Perez ci regala una pagina nuova della storia tedesca durante la guerra. Berlino 1940, all’alba della cosiddetta “ guerra lampo” voluta da Hitler la vita di Otto e Anna Quangel è sconvolta dalla notizia della morte al fronte dell’unico figlio e ragione di vita. Colpiti nel modo più feroce dalla smania di potere del Reich, iniziano così una resistenza silenziosa con carta e  penna. Otto inizia a scrivere  cartoline antinaziste che, con l’aiuto della moglie, deposita in luoghi strategici con la speranza di risvegliare la coscienza tedesca e porre fine alla follia hitleriana. Assoldato l'ispettore della Gestapo Escherich, inizia una serrata caccia all'uomo di colui che  nominato  “ il  folletto” , usa la penna per colpire il regime, e scuotere gli animi intorpiditi dei propri connazionali.

Tratto da una storia vera che ha ispirato il  romanzo Ognuno muore solo di Hans Fallada,  che fu definito da Primo Levi “ il più importante libro che sia mai stato scritto sulla resistenza tedesca e il nazismo”, il film mostra la parabola del destino umano che ha il volto di due genitori e della loro immane sofferenza, fulcro stesso della storia, un destino segnato dalla brutalità della dittatura che annienta il pensiero, le idee e le azioni ma che seppur piegato dal dolore più grande reagisce per far sentire la propria voce in un mondo sordo.

Un film splendido che mostra l’altra faccia della guerra, vista attraverso gli occhi dei  “mostri”, gli invasori, i crudeli portatori di morte, che in realtà altro non erano che un popolo anch’esso vessato e piegato dalla follia di un uomo e dei suoi seguaci. Man mano che ci si addentra nella storia la visione diventa più ampia attraverso i silenzi e gli sguardi dei due genitori scorgiamo un dolore più intenso di quello per l’indignazione nazista e della sua conseguenze follia omicida, l’accento infatti è posto sul solitario tormento dei protagonisti mirabilmente interpretati da una straordinaria Emma Thompson e da un commovente Brendan Gleeson che danno al racconto un tocco in più  attraverso un’ intensità recitativa straordinaria.

La storia di eroi comuni che cercano uno spiraglio in un buio cosmico, 285 lettere per raccontare la verità, è questa la vera forza di questo racconto e dei suoi personaggi, in un mondo estremamente  connesso come quello in cui viviamo, è una realtà che fa riflettere e commuovere al tempo stesso. Un film da guardare in occasione della Giornata Della Memoria, perché la follia di un’ideologia deviata  non risparmia nessuno, e colpisce incondizionatamente  non ha confini, né colori, né nazionalità.
 

Marilisa Pazienza

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