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05/12/2016

Libri: ‘La notte del predatore’, l’ultimo romanzo di Wilbur Smith

Libri: ‘La notte del predatore’, l’ultimo romanzo di Wilbur Smith

Negli ultimi anni è sempre più raro trovare il titolo di un romanzo che metta d’accordo numerosi lettori di ogni dove. Ma Wilbur Smith ci ricongiunge a questa ricerca con un nuovo splendido libro: ‘La notte del predatore’. Edito in Italia da Longanesi per la collana La gaja scienza, quest’ultima opera completa la saga di Hector Cross. Non tutti gli amanti dei romanzi di Smith, tuttavia, faranno presto a riconoscere il proprio mito. Qualcosa, non troppo, è cambiato.

Dopo ‘La legge del deserto’ (2011) e ‘Vendetta di sangue’ (2013) il terzo episodio della saga si apre così: «Da quando la sua amatissima moglie, Hazel Bannock, è stata barbaramente uccisa, Cross non ha più pace. Uno solo dei due colpevoli è rimasto in vita: Johnny Congo, psicopatico e violento, estorsore e assassino, responsabile dell’inferno in cui è piombato l’ex maggiore SAS.» Jhonny Congo è nel braccio della morte. Egli è uno dei due assassini di Hazel Bannock, la consorte di Hector Cross. Lo Stato l’ha condannato alla pena capitale; non gli resta altro che la fuga. È un espediente questo che egli ha già usato con successo, lo conosce. Da tale momento il sogno di giustizia di Hector subirà delle drastiche battute di arresto. La sua vita si complica ulteriormente con delle oscure vicende che interessando la Bannock Oil, l’azienda multinazionale petrolifera della quale la moglie era unica proprietaria. Cross ha il compito di tutelare il futuro dei progetti della defunta ma le operazioni di salvataggio sono più difficili del previsto. Il finale arriva scivolando rapidamente su una suspance degna dei migliori romanzi di Smith.

È un romanzo di avventura secondo gli stilemi e le ambientazioni più care allo scrittore oramai quasi ottantenne. Differentemente dalla due precedenti pubblicazioni forse c’è meno tensione nelle scene più forti e scabrose anche se l’efficacia dei colpi di scena è quasi eguagliabile. I grandi spazi, pochi personaggi dal carattere complicato e una trama imprevedibile sono le cifre delle avventure di questo scrittore e anche qui le ritroviamo. I dialoghi sono serrati, avvincenti, travolgenti e d’importanza centrale. i personaggi vengono ritratti più che mai attraverso le proprie debolezze fisiche, emotive e sentimentali.

Il libro consta di circa quattrocentonovanta pagine, scorrevoli e quasi magnetiche, impregnato di riferimenti realistici e della potenza della fantasia. È una lettura che risulta particolarmente indicata per il tempo libero, i momenti di vacanza. Non si è più davvero abituati al gusto dell’avventura e sebbene a poco più di un mese di distanza dall’uscita di questo romanzo, alcuni già insinuano che questa storia non sia forse all’altezza delle precedenti, Smith resta il Re dell’avventura, come spesso è stato soprannominato, perché sa ancora affascinare correndo con le sue parole dietro al tempo.

Annalisa Davide

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