22/11/2016
Libri: 'Da qui all’eternità', un romanzo senza tempo

Da qui all'eternità è il primo romanzo di James Jones pubblicato nel 1951; ottenne immediato successo di pubblico, tanto che l’anno seguente vinse il prestigioso premio “National Book Award” e nel corso del tempo è entrato a far parte della classifica dei 100 romanzi di maggiore importanza letteraria del XX secolo.
La storia è ambientata tra l'estate e l'autunno del 1941 nella Caserma Schofield dell'esercito USA sull'isola di Oahu, nelle Hawaii, i personaggi principali sono due soldati dalla testa dura: Robert E. Lee Prewitt, trombettiere di talento ed ex pugile deciso a non salire più sul ring, e Milton Warden, un sergente cinico e beffardo, ma dotato di un suo personale senso di giustizia. Il capitano Dana "Dynamite" Holmes, è il superiore del sergente Milt Warden, il quale inizia una relazione proprio con la moglie del capitano, Karen, donna disperatamente alla ricerca di amore.
Il nucleo portante del romanzo è dato proprio dalla clandestina storia d’amore e dall’amicizia tra il soldato Robert Prewitt e il soldato Angelo Maggio, piccolo italoamericano di Brooklyn, intorno ad esso ruotano le vite di altri comprimari: il caporale Bloom e il suo dramma di essere ebreo; due malinconici omosessuali Hal e Tommy; Jack Molloy, intellettuale e filosofo che in carcere cerca una più alta forma di ribellione alla violenza; Lorena, prostituta determinata a diventare un giorno una moglie rispettabile. Uomini decaduti sullo sfondo del paradiso hawaiano: bordelli strapieni nel giorno di paga, gioco d'azzardo, razzismo, violenze verbali e fisiche, fino alle torture del carcere militare. Il racconto ha il suo epilogo il giorno dell’attacco alla base americana di Perl Harbour il 7 dicembre 1941.
Seppure ambientato in una base militare e avendo per protagonisti uomini in divisa, il tema centrale del romanzo non è affatto la guerra, che sfiora le loro vite e che, nella cui attesa , essi si autodistruggono pur di sfuggire alle imposizioni nella ricerca di una qualsiasi forma di libertà. Un romanzo di una potenza e forza straordinarie, in cui le storie dei protagonisti sono un disarmante ritratto di una generazione derelitta e sfinita, disillusa e segnata dalla vita, ma alla continua ricerca di un cambiamento.
Il romanzo pubblicato oggi dalla Beat è in forma integrale, rispetto all’originale pesantemente censurato all’uscita nella puritana America degli anni ‘50, per i temi trattati dell’adulterio, l’omosessualità, la violenza fisica e psicologica ed il crudo linguaggio “ da caserma” adottato dall’autore. Da segnalare inoltre l’omonima pellicola tratta dal libro nel 1953, e vincitore di ben 8 premi Oscar, realizzato dal regista Fred Zinnemann, che si oppose fermamente alle varie censure imposte dalla produzione, e che ci ha regalato una delle scene più bollenti del cinema degli anni d’oro di Hollywood che oggi fa da copertina al libro.
La frase scelta per voi: “ Ogni essere umano non fa altro che cercare sé stesso da qualche parte, specialmente nell'amore. .. perché l'amore non è darsi ma trovarsi”. Buona lettura
Marilisa Pazienza

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