10/10/2016
Cinema: 'I Magnifici 7', un western convincente e senza sbavature

Presentato alla 73^ Mostra del Cinema di Venezia, è in programmazione dal 22 Settembre nelle sale cinematografiche I Magnifici 7, con la regia di Antoine Fuqua, remake del celebre film del 1960 di John Sturges, a sua volta versione americana de I 7 Samurai di Akira Kurosawa. Hollywood rispolvera così il genere western che ha rappresentato nella cinematografia made in USA un filone di grande successo a partire dagli ani ’30, con il maestro indiscusso del genere, John Ford, e che ha dato lustro più tardi all’Italia nel mondo con i capolavori di Sergio Leone. Prestano il volto ai magnifici 7 attori di spicco, tra cui Denzel Washington, Ethan Hawke, Chris Pratt e Vincent D’Onofrio, i primi due già diretti dallo stesso Fuqua in Training Day (2001).
1870. La vita tranquilla del piccolo villaggio di Rose Creek, nel cuore della California, è minacciata da un’affarista violento e senza scrupoli, Bartholomew Bogue, intenzionato a sottrarre ai cittadini la propria terra, conquistata con fatica e sudore, per sfruttare la vicina miniera d’oro. Per gli abitanti di Rose Creek sembra non esserci alcuna speranza e l’unica soluzione per rimanere in vita è cedere al ricatto e lasciare tutto. Non è così per la giovane vedova Emma, che cerca e ottiene l’aiuto di Sam Chisolm (Denzel Washington), cacciatore di taglie. Quest’ultimo, che aveva un conto in sospeso con Bogue, si mette così alla ricerca di uomini, molto poco raccomandabili, da assoldare per una missione che ha tutta l’aria di un fallimento. Chisolm ha dalla sua le giuste armi per essere convincente, minacce e una lauta ricompensa; il reclutamento risulta così più semplice del previsto. Rispondono alla chiamata: Josh Farraday, Goodnight Robicheaux, Jack Horne, Billy Rocks, Vasquez e Red Harvest, i più reietti tra i reietti. La squadra dei magnifici sette è pronta e si giocherà il tutto per tutto pur di salvare i cittadini di Rose Creek ma anche per riscattare la propria vita.
Fuqua vince, a nostro giudizio, la sfida di riproporre al cinema un film tanto blasonato come I Magnifici 7 e lo fa giocando nel migliore dei modi le carte a sua disposizione, realizzando una pellicola convincente e senza sbavature, che guarda con rispetto al passato senza rimanerne intrappolata e allo stesso tempo sfugge al pericolo di allinearsi a tutta una serie di odierni film action al limite con il filone supereroistico. La sua versione del film è credibile e avvincente e si lascia gustare tutta d’un fiato: ritmo vivace, fotografia semplice ma d’impatto, ricostruzione fedele del vecchio West negli ambienti e nei costumi, ampie panoramiche sui maestosi e suggestivi territori che fanno da cornice naturale alla storia e che la visione in IMax esalta, per il piacere dello sguardo.
Più o meno ampiamente caratterizzati, a seconda del peso nella storia, i personaggi, che non risultano eccessivi né troppo stereotipati e ai quali lo spettatore finisce per affezionarsi man mano che la vicenda procede, sino alla risoluzione finale. Unica pecca, a nostro avviso, la scena finale del film, piuttosto scontata: in primo piano le croci che segnano la sepoltura degli eroi caduti in battaglia, ciascuna contrassegnata dal segno distintivo del magnifico e sullo sfondo una improbabile Rose Creek ricostruita in computer grafica. Emozionante, prima dei titoli di coda, la presentazione di ognuno dei magnifici 7 sulle note della celebre colonna sonora di Elmer Bernstein del film del 1960.
Maria Marobbio

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