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06/09/2016

Cinema: 'La famiglia Fang'. Il necessario riscatto di due fratelli.

Cinema: 'La famiglia Fang'. Il necessario riscatto di due fratelli.

Seconda prova come regista per Jason Bateman (dopo Bad Words del 2013), l’attore americano volto noto della TV grazie al successo della serie Ti presento i miei. Bateman porta sul grande schermo La Famiglia Fang, film drammatico tratto dall’omonimo romanzo di Kevin Wilson del 2011, affiancando due grandi interpreti: Nicole Kidman e Christopher Walken. Due i filoni tematici della pellicola: una riflessione sul significato dell’arte e la necessaria emancipazione, dalle figure genitoriali, sebbene in età adulta, come unico mezzo per autodeterminare la propria vita. Il primo, comunque, è soprattutto parte dell’espediente narrativo utilizzato per approfondire il secondo e ben più complesso tema.

Annie (Kidman) e Baxter (Bateman) sono due fratelli che condividono un presente traballante ed un passato singolare. Annie è un’attrice in piena crisi, è una donna fragile ed insicura, a tratti nevrotica, incline all’abuso di alcool; Baxter uno scrittore che affronta con grandi ansie e oggettive difficoltà economiche il tipico blocco creativo dello scrittore. Alla base delle loro vite problematiche un comune denominatore: un’infanzia mai superata, un rapporto conflittuale con i propri genitori. Sin da piccolissimi, con gli impersonali nomi di A e B, sono stati infatti, loro malgrado, protagonisti di insolite performance artistiche insieme ai propri genitori, Caleb (Walken) e Camille (Maryann Plunkett).

Telecamera alla mano, i coniugi documentano la realtà o, per meglio dire, le reazioni delle persone a una serie di situazioni piuttosto paradossali che essi stessi inscenano nei luoghi più disparati, talvolta al limite del lecito. La famiglia Fang ha attirato così su di sé negli anni consensi e critiche: da un lato c’è chi ritiene geniale il loro modo di concepire l’arte, dall’altro sono numerosi i detrattori che li considerano dei buffoni e niente di più. Quello che è certo è che, a prescindere dal valore della performing art della famiglia, Annie e Baxter abbiano riportato una ferita che ha segnato, pare irrimediabilmente, le rispettive vite.

L’occasione per il loro riscatto si presenta quando, dopo che la famiglia si è riunita, Caleb e Camille scompaiono misteriosamente. Mentre la polizia è certa della loro morte, Annie è convinta che non si tratti di null’altro se non dell’ennesima trovata dei genitori, intenti a punire i figli, simulando la propria morte, per aver rinnegato il valore artistico delle loro performance ed essersi rifiutati di prenderne ancora una volta parte. Una serie di indizi condurrà i due fratelli alla verità e li  metterà di fronte ad un’unica certezza: è ora di affrancarsi definitivamente dal proprio passato, costi quel che costi. In palio, un’esistenza libera da fantasmi.

La Famiglia Fang è, a nostro giudizio, un buon film, forte di un cast di elevatissimo valore (straordinaria l’interpretazione di Walken), di un soggetto interessante e di una buona sceneggiatura, così come valida è la prova di Bateman alla regia, che risente probabilmente solo di un ritmo non sempre coinvolgente. Ottima la scelta di alternare lo scorrere della trama con flashback ben confezionati delle performance artistiche della famiglia, creando un’alternanza tra surreale e concreto ed una continuità tra passato e presente, la stessa che, in qualche modo, è presente nei fratelli Fang. Ben caratterizzati tutti i personaggi, ciascuno con il proprio punto di vista sulla stessa vicenda familiare ed umana e interessante è il focus sul rapporto tra fratelli, sicuramente tra le relazioni meno viste, almeno negli ultimi tempi, sul grande schermo.

 

Maria Marobbio

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