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04/09/2016

Libri: ‘La natura esposta’, di Erri De Luca

Libri: ‘La natura esposta’, di Erri De Luca

La natura esposta’ è il titolo dell’ultimo libro di Erri De Luca, edito da Feltrinelli e distribuito da pochissimo nelle principali librerie italiane.
È un racconto teologico, qualcosa che detto così non sembra nulla di nuovo per essere una creazione di quest’autore. A tutti infatti è noto il grande impegno con il quale De Luca si rivolge agli studi teologici del Cristianesimo e dell’Ebraismo. Questa volta però protagonisti non sono figure religiose tramandate dalle Sacre Scritture, bensì un uomo senza nome, chiamato a restaurare una statua marmorea di Cristo che dopo il Concilio di Trento vide l’apposizione di un panneggio per ricoprire le parti intime, ovvero la nudità. La statua è però costellata anche di altri danneggiamenti al naso, alle dita degli arti superiori e inferiori, e quando lo scultore fa notare al prete committente che togliere quel panneggio danneggerà il sesso della figura, il restauratore ha un’idea. Va in biblioteca a cercare l’immagine autentica di quell’opera e trova un particolare inquietante: in un’immagine del 1921 nelle parti intime del Cristo s’intravede un principio di erezione che è «l’ultima volontà del sangue».

Da questo momento s’innesca una difficile ricostruzione dell’autentico progetto dello scultore antico. Si tratta di un’indagine, un confronto diretto tra un corpo vivo, di un uomo contemporaneo e quello di uomo vissuto migliaia di anni fa ma che si fa portavoce attraverso l’arte e la rappresentazione del difficile concetto di nudo nella religione. Questo tema però non è l’unico che ritroviamo. Il protagonista infatti abita in una “terra di transiti”, alle pendici di alcune montagne vicino il confine per cui lavora clandestinamente per far passare illegalmente gli stranieri al di là di questo. Ecco allora che emerge una capacità descrittiva dei paesaggi fusa completamente con la conoscenza da scalatore dell’autore, di appassionato di minerali, pietre e piante. E di certo è notevole anche il punto di vista, la presa di posizione di De Luca verso le masse di immigrati, profughi, clandestini che in questo momento storico affollano i porti, le coste, i confini che mal si addicono alla forza, alla prepotenza dirompente, al senso di libertà irrinunciabile del messaggio dell’autore.

E non è finita qui: all’interno delle pagine non manca certo un riferimento indiretto a Napoli. Ad un certo punto infatti, il protagonista parla di un libraio, Raimondo Di Maio, che gli procurò lo scritto di Salvatore Di Giacomo sulla vita di Vincenzo Gemito. Si tratta del libraio di Via Mezzocannone, nel pieno centro storico partenopeo, padre di un altro libraio ventisettenne, Giancarlo, che invece conduce la propria attività in Piazza del Gesù Nuovo. La libreria di famiglia è la ‘Dante e Descartes’, anche casa editrice che il prossimo 5 Settembre alle ore 17 presso il Mann  presenterà il volume “Liber amicorum” Erri per il Mann insieme allo scrittore che sarà in sala per presentare ‘La natura esposta’, libro sintesi delle grandi passioni e caratteristiche del suo autore.

Annalisa Davide

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