06/08/2016
Cinema: 'Ghostbusters'. il nuovo film degli acchiappafantasmi tutto al femminile

È in programmazione dal 28 Luglio nelle sale cinematografiche italiane la versione tutta al femminile di Ghostbusters, che poco o nulla ha a che fare con la celebre commedia d’azione del 1984 firmata da Ivan Reitman con, tra gli altri, Bill Murray e Dan Aykroyd. Si tratta infatti di un reboot diretto da Paul Feig (Spy, Corpi da Reato), anche sceneggiatore insieme a Katie Dippold, con un cast che vede protagoniste quattro donne a vestire i panni, o meglio le tute, di acchiappa fantasmi: Melissa McCarthy, Kristen Wiig, Kate McKinnon e Leslie Jones. Numerose critiche e dissensi hanno anticipato ed accompagnato l’uscita del film, reo di riproporre le avventure dei mitici ghostbusters in versione rosa. Ma non è di misoginia che si tratta, piuttosto di constatare che il risultato è davvero lontano dall’essere positivo. Chi ha riso e si è affezionato agli acchiappafantasmi originali, seguendone con passione le avventure, non può non storcere il naso davanti a un film che dei ghostbusters conserva solo il nome e qualche elemento che affiora qua e là, vedi Slimer, il Marshmallow Man o la celebre colonna sonora, per strizzare l’occhio ai fedelissimi e tentare di stabilire qualche elemento di contatto con la pellicola degli anni ’80. Troppo poco per motivare l’idea di dare nuova vita agli acchiappafantasmi a più di 30 anni di distanza.
Il più vecchio edificio di New York, meta di visite guidate, ha tutta l’aria di essere infestato dal fantasma di una giovane donna che, dopo aver ucciso i domestici, era stata segregata nelle cantine del palazzo. Per risolvere la questione viene contattata Erin Gilbert, scienziata in attesa di una cattedra alla Columbia University, nonché autrice molti anni prima di un libro che analizzava fenomeni paranormali.
Preoccupata della sua reputazione all’università per aver trattato argomenti senza alcuna dimostrazione scientifica, Erin si reca dalla coautrice del testo, la sua vecchia amica Abby Yates, per chiederle di ritirare le copie del libro in vendita on line. Abby, a differenza di Erin, non ha mai rinunciato al suo sogno di entrare in contatto con i fantasmi, ha continuato a studiare e fare ricerca e ha messo a punto insieme all’ingegnere del tutto fuori di testa Jillian Holtzmann una serie di apparecchiature per rivelare la presenza dei fantasmi. Abby accetta di ritirare il libro che vale ad Erin la cattedra ma alla condizione di recarsi insieme nell’edificio infestato. L’incontro più che ravvicinato con il fantasma della ragazza dissipa tutti i dubbi di Erin, che si unisce alle altre due donne, dicendo addio all’università e mettendo su una sgangherata e poco credibile squadra di acchiappa fantasmi, alla quale si unirà infine Patty Tolan, impiegata della metropolitana e profonda conoscitrice dei meandri di New York. Alle acchiappa fantasmi manca solo un segretario, che sarà il bellissimo quanto tonto Kevin (Chris Hemsworth). Il quartetto è così pronto a defantasmizzare i palazzi e le strade della città, senza dare troppo peso alle critiche e alle accuse di essere delle ciarlatane in cerca di successo e visibilità. Il successo, del tutto meritato, non tarderà ad arrivare quando l’intera città sarà minacciata da spiriti vagabondi attratti attraverso un congegno dal cattivo di turno.
Il film risulta carente soprattutto in termini di sceneggiatura, troppo approssimativa, con una trama esile e dialoghi che lasciano a desiderare. L’azione è davvero scarsa nella pellicola, che cerca la sua arma vincente nella comicità e non è un caso quindi che siano state scelte come attrici protagoniste donne note negli USA soprattutto come comiche; Leslie Jones ad esempio fa parte del cast del Saturday Night Live. Il difetto sta però nella qualità dei momenti comici, troppi e spesso forzati. Ne risulta un film che inciampa ripetutamente nel tentativo di far ridere, dimenticandosi di offrire una trama degna del nome della pellicola, che riesca a catturare l’attenzione dello spettatore e specialmente regalargli un intrattenimento di buona qualità.
I personaggi delle quattro protagoniste risultano tutti un po’ eccessivi e poco armonizzati, con il risultato che difficilmente si riesce ad empatizzare con loro. Da sottolineare le brevi incursioni di membri del cast originale, che tuttavia non tornano a vestire i panni dei loro personaggi: ci sono Dan Aykroyd nelle vesti di un tassista, Bill Murray in quelle di uno scienziato e ancora Sigourney Weaver, Annie Potts e Ernie Hudson. C’è spazio anche per Andy Garcia nei panni di un pallido sindaco di New York e per un cameo dell’inossidabile Ozzy Osbourne. Il sequel sembra già essere dietro l’angolo.
Maria Marobbio

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