napoleggiamo
up
home

13/07/2016

Libri da riscoprire: 'L’esatta melodia dell’aria', di Richard Harvell

Libri da riscoprire: 'L’esatta melodia dell’aria', di Richard Harvell

Riuscire ad esprimere un giudizio su questo libro pubblicato nel 2011 dallo scrittore americano Richard Harvell è davvero difficile. E' uno di quei romanzi che si amano o si detestano profondamente, ma che di sicuro non possono lasciare indifferenti. Erroneamente, a mio avviso,  accomunato al “ Il profumo” di Süskind, se ne distacca soprattutto per la positività del messaggio che emerge e ancor di più per la sofferente delicatezza dell’animo di Moses, il protagonista della storia, scevro da qualsiasi cattiveria e capace di cogliere l’esatta melodia dell’aria, grazie alla sua attitudine di cogliere ogni impercettibile suono che lo circonda. Nato da una donna incapace di sentire, emarginata perché  diversa, il piccolo Moses sarà invece legato ai suoni di cui diverrà schiavo per tutto il corso della sua vita.

Sfuggito alla morte, inizierà una vita nell’Abbazia di San Gallo, dove conoscerà il meraviglioso potere della musica e la potenza della sua voce, ma anche l’amore attraverso lo sguardo limpido di una ragazzina storpia, che lo accompagnerà per sempre, anche quando proprio la musica sarà causa della sua infelicità più grande e che ne segnerà ineluttabilmente l’esistenza.

Un particolare romanzo di formazione, che attraverso la vita di Moses ci regala un affresco della frivola società mittleuropea nella quale la musica era il fulcro attorno al quale si muoveva un mondo fatto di apparenza e vacuità. Personaggi realmente esistiti come il tenore castrato Guadagni, e la regina Maria Teresa d’Austria, si affiancano a quelli nati dalla penna fantasiosa dell’autore; tra questi spiccano i due frati Nicolai, padre putativo e mentore del protagonista ed il suo compagno Remus sempre perso tra le pagine dei libri, che aiuteranno il protagonista ad attraversare la sua vita fiduciosamente, e l’inquietante padre Ullrich, che  ne segnerà tragicamente il destino.

Un libro che parla di diversità, sotto le sue forme più disparate, attraverso la capacità di Moses di saper ascoltare  tutti gli impercettibili suoni dell’animo umano, attraverso la voglia di vita di Nicolai e il suo insolito  legame con Remus, attraverso l’animo ribelle e mai domo della storpia Amalia che regalerà un inusuale e speciale amore al protagonista, emerge prepotente dalle pagine la sensibilità di animi che hanno sofferto tanto e che come un vero e proprio spartito musicale alternando note acute altre armoniose affrontano il grande gioco della vita. La frase scelta per voi: “In questo mondo d'infelicità, dove tutti noi siamo incompleti, io avevo perduto la facoltà di tornare intero”. Buona lettura

Marilisa Pazienza

twitter

Spazio Sponsor: