napoleggiamo
up
home

02/06/2016

Cinema: 'Warcraft'. Il famoso videogame sbarca sul grande schermo

Cinema: 'Warcraft'. Il famoso videogame sbarca sul grande schermo

È da ieri nelle sale cinematografiche Warcraft, il film fantasy di Duncan Jones tratto dall’omonimo videogioco prodotto dalla Blizzard Entertainment che, a partire dagli anni ’90, ha appassionato milioni di giocatori in tutto il mondo raggiungendo l’apice del suo successo con l’uscita di World of Warcraft nel 2004. Attesissimo dagli appassionati del videogame, 'Warcraft – L’inizio' si rivela una piacevole sorpresa anche per chi è completamente a digiuno di videogiochi ma ha una buona propensione per il genere fantasy, soprattutto se cresciuto alla scuola (privilegiata) de “Il Signore degli anelli”ed è quindi avvezzo ad epiche battaglie, incantesimi, alle più svariate creature non umane ma dai tratti antropomorfi e a spettacolari effetti speciali, senza però rinunciare ad un profondo ed universale messaggio morale.

Il Regno di Azeroth è da molti anni in pace, grazie alla coesistenza pacifica di umani ed altre razze. L’equilibrio è definitivamente sconvolto dall’arrivo degli orchi in fuga dal proprio mondo, ormai privo di vita. Tra questi Durotan, capo clan dei Lupi Bianchi e la sua compagna, Draka, in procinto di partorire. È la potente magia (il Vil) del loro capo, Gul’dan, che permette agli orchi di giungere ad Azeroth: Gul’dan infatti apre un portale magico (facendo passare inizialmente un piccolo numero di orchi) utilizzando come energia per sostenerlo la vita dei prigionieri. Gul’dan però ha bisogno del sacrificio di numerose vite per permettere a tutta la popolazione degli orchi, la cosiddetta Orda, di attraversare il portale e stabilirsi definitivamente nel nuovo mondo a danno degli umani. Per questi ultimi, una volta scoperta la minaccia, non c’è altra scelta che combattere.

Llane, il pacifico re di Roccavento, il suo valoroso comandante, Lothar, la mezz’orchessa Garona, catturata durante un assalto agli orchi, e il giovane mago Khadgar, uniscono le loro forze per salvare il regno. Ma dovranno combattere non soltanto contro la forza distruttrice degli orchi, bensì contro il flusso magico, il Vil, che ha accecato sia il capo degli orchi che il cosiddetto Guardiano del Regno, Medivh. È l’orco Durotan l’unico a capire che la salvezza di entrambe le razze è auspicabile solo con un’alleanza per sconfiggere il nemico comune, il Vil.

Il rispetto, l’onore durante il combattimento, il coraggio, l’amicizia, il sacrificio personale in vista del bene comune sono gli elementi che ancora una volta possono fare la differenza nell’eterna lotta tra il bene e il male e inaspettatamente non solo appannaggio degli esseri umani ma caratterizzano anche gli orchi, in cerca anche loro esclusivamente della vita e della salvezza del proprio popolo.

Warcraft è a nostro giudizio un buon film, lontano dall’essere una mera trasposizione al cinema di un videogioco per esaudire le aspettative dei fruitori dello stesso e per assicurarsi un ottimo incasso ai botteghini. È infatti un film che ha una sua struttura ben definita, sia in termini di trama che di regia, in cui le straordinarie attuali possibilità della computer grafica hanno consentito di realizzare personaggi fedelissimi a quelli del videogame, ricostruire ambienti spettacolari e dare vita a scene estremamente realistiche seppur fantastiche, nonché a battaglie grandiose tra orchi ed umani.

Il ritmo del film è sostenuto mantenendo alto fino alla fine il pathos dello spettatore, complice una buona evoluzione della storia che lascia spazio a qualche sorpresa almeno per chi non conosce la trama che fa da sfondo al gioco. Buona l’interpretazione degli attori, soprattutto di Travis Fimmel che interpreta il ruolo di Lothar e di Paula Patton nei panni della mezz’orchessa Garona. Il finale del film non lascia grandi dubbi sull’uscita di un successivo capitolo e chissà che Warcraft non sia in grado di replicare al cinema il successo mondiale del videogioco diventando la più famosa saga fantasy moderna. Le premesse sembrano esserci.

Maria Marobbio

twitter

Spazio Sponsor: