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21/04/2016

Cinema: 'Nemiche per la pelle'. Buy - Gerini, madri all’improvviso

Cinema: 'Nemiche per la pelle'. Buy - Gerini, madri all’improvviso

È in programmazione nelle sale cinematografiche 'Nemiche per la pelle', il nuovo film di Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo, Solo un padre), che vede protagoniste Margherita Buy e Claudia Gerini, nei ruoli rispettivamente di Lucia e Fabiola, due donne che improvvisamente si ritrovano a dover stravolgere la loro vita per prendersi cura, in modo del tutto fuori dagli schemi, di un bambino che sembra piovuto dal cielo.

Le due donne, nemiche giurate e completamente agli antipodi, hanno un’unica cosa in comune, sono state sposate con lo stesso uomo, Paolo: Lucia è la sua prima moglie, Fabiola la moglie attuale. Alla morte di Paolo, il suo avvocato ed amico, Stefano (Paolo Calabresi), le convoca e comunica loro le ultime volontà del defunto: prendersi congiuntamente cura del figlio avuto da una relazione con una donna cinese, il piccolo Paolo Junior. Lucia e Fabiola sono del tutto inadeguate a prendersi cura di un essere umano e specialmente di un bambino. Ciascuna, a suo modo, è egoista e poco avvezza alle relazioni umane. Lucia è una psicologa per animali, dalla spiritualità confusa, con il pallino per il cibo sano ma con il frigo vuoto, essenziale nell’abbigliamento; ha una relazione con un pittore fallito, Giacomo (Claudio Morelli), che cerca in lei una figura rassicurante e nella sua casa un luogo dove abitare. Fabiola è l’opposto, è la classica donna in carriera, dirigente senza scrupoli di un’agenzia immobiliare, eccessiva e seducente nell’abbigliamento, dedita alla cura del corpo e a dare ordini ai suoi domestici.

Le due donne, che inizialmente si prendono cura del bambino solo per primeggiare l’una sull’altra, col tempo si affezionano sinceramente al piccolo e in modo differente costruiscono con lui un rapporto solido. Al contempo, costrette a frequentarsi, si riscoprono meno peggiori delle aspettative e stabiliscono una certa sintonia che le porta a diventare una strana coppia di “madri”. Di fronte al rischio di perdere Paolo, si giocano il tutto per tutto. Il lieto fine era prevedibile. 

Luca Lucini realizza un film non entusiasmante, con una sceneggiatura che dà vita ad una trama consistente nel succedersi di situazioni prevedibili e in parte superflue. La sensazione è che, partendo da un soggetto discreto, sceneggiatore (Doriana Leondeff ) e regista abbiano pensato ad un film che potesse far ridere ma in qualche modo far riflettere, sfruttando l’onda e l’entusiasmo per il tema della famiglia alternativa, cercando di restituire la sensazione che relazioni sostitutive ai legami biologici possano risultare vincenti per quanto strampalate. Il risultato è, a nostro parere, abbastanza deludente: non si ride e per riflettere sarebbe stato forse necessario almeno un tentativo di approfondire il tema piuttosto che rimanere in superficie, dove tutto perde di credibilità e interesse.

Il regista si affida per la sua pellicola a due protagoniste consolidate del cinema italiano (sarebbe interessante vedere di tanto in tanto anche qualche volto nuovo) che a sorpresa non entusiasmano anzi risultano piuttosto forzate nei rispettivi ruoli. Probabilmente la loro interpretazione risente dell’aver vestito i panni di due personaggi eccessivamente esasperati nelle loro caratteristiche eppure al contempo scontati. Due cliché. Margherita Buy interpreta per l’ennesima volta la donna ansiosa e affettivamente inadeguata risultando 'noiosa', mentre Claudia Gerini, nei panni della manager vamp, assume quasi i connotati di una caricatura, perdendo quella spontaneità che è solitamente la sua arma vincente. Claudio Morelli non è convincente, si salva solo il piccolo protagonista.

Maria Marobbio

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