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20/04/2016

Libri: 'La bellezza quotidiana. Una vita senza trucco’, di Ilaria Occhini

Libri: 'La bellezza quotidiana. Una vita senza trucco’, di Ilaria Occhini

Da pochissime settimane  'La bellezza quotidiana’ di Ilaria Occhini, edito da Rizzoli è distribuito nelle principali librerie italiane; questo libro in poco più di centosessanta pagine è un baule della memoria. L’affascinante attrice, infatti, per i suoi sessant’anni di carriera ha deciso di ritirarsi dalla scena ma non senza lasciarci nel modo più preciso e raffinato possibile le proprie memorie, e non solo di attrice.

La bellezza quotidiana citata dal titolo non si riferisce esclusivamente a quella estetica della Occhini. Sin dalle prime pagine questa splendida ottantenne parla della propria bellezza come di una veste, di un accessorio, qualcosa che nel tempo va perdendosi. Certo il suo viso dai lineamenti dolci e perfetti, gli occhi dallo sguardo intenso, le hanno permesso di essere uno dei volti più noti dello spettacolo del secondo ‘900. Non si tarda infatti a raccontare di tutti i grandi nomi del cinema e del teatro che la diva ha conosciuto già da giovanissima: si va da Luchino Visconti, Luca Ronconi, Marcello Mastroianni, Gian Maria Volontè e Virna Lisi, fino al più contemporaneo Ferzan Ozpetek.

Proprio al regista turco la Occhini non risparmia la sua gratitudine forse per aver saputo cogliere i lati più intesi, peculiari e misteriosi del suo carattere, offrendole quel meraviglioso ruolo portato sul set di Mine Vaganti e che nel 2011 la premiò al Festival di Bari. La vita di Ilaria Occhini, però, non è solo illuminata dai riflettori; ci racconta allora di una vita e un contesto familiare fondamentali per la sua persona. È innegabile innanzitutto l’affetto e la stima del nonno materno Giovanni Papini, morto ingiustamente accusato di essere un fascista. Questa accusa e il generale comportamento di disdegno verso il proprio caro, resterà dentro l’attrice come una ferita mai rimarginata. Sembra ancora bambina, in attesa dello sguardo innamorato di suo nonno, quando ci dice l’orgoglio che prova ancora per essere sua nipote. Grazie a lui e al padre, critico d’arte apprezzatissimo, Ilaria ha conosciuto e amato la bellezza e l’importanza dello scrivere e dell’arte in generale. Il salotto di casa è per questo da lei ricordato affollato di scrittori e personalità artistiche di ogni genere; vengono citati tra gli altri Prezzolini, Luzi, Lisi, Bargellini e Pancrazi.

Uno spazio tutto particolare certo è da riservare alla propria storia d’amore con lo scrittore Raffaele La Capria; una storia lunga cinquantacinque anni e che dura ancora. Sono una coppia colta, complice, che ha conosciuto il successo e la ricchezza ma di nulla di tutto ciò ha mai fatto sfoggio perché la bellezza della vita è intima, non dipende dal numero di spettatori ma dal modo continuo, che l’attrice tutt’ora conserva con la massima grazia e sobrietà, di conoscere e non nascondere nessun lato di sé. Il libro è chiaro, immediato, la scrittrice è anche star al contempo e trattiene ogni fronzolo; è un fantastico paradosso: una grande diva, come la Occhini, per vivere non crede nel trucco.

Annalisa Davide

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