17/04/2016
Cinema: 'Il Libro della Giungla', il ritorno di un classico senza tempo.

È attualmente in programmazione nelle sale cinematografiche Il Libro della Giungla, il film d’avventura prodotto da Walt Disney Pictures, che riporta a distanza di 50 anni sul grande schermo le avventure del piccolo Mowgli. È infatti del 1967 il cartoon Disney, diciannovesimo dei classici, che ha reso celebri i personaggi nati dalla fantasia e dalla penna del grandissimo scrittore e poeta inglese Rudyard Kipling. E se una storia scritta nel 1894 è ancora oggi il soggetto di un film, si può dire con certezza che si tratti di una storia senza tempo: è infatti una storia di amicizia e di coraggio, improntata sui valori del rispetto e della fiducia, valori che guidano l’arduo percorso per diventare adulti. Il Libro della Giungla è diretto da Jon Favreau, regista, tra gli altri di Iron Man, è sceneggiato da Justin Marks e si avvale nella versione originale delle voci di grandi star tra cui Bill Murray, Scarlett Johansson e Christopher Walken; nella versione italiana le voci di Neri Marcorè, Toni Servillo, Giovanna Mezzogiorno.
Mowgli è un bambino, un cucciolo d’uomo come lo chiamano gli animali, cresciuto nella giungla, dove è stato allevato sin da piccolissimo da un branco di lupi capeggiato dal saggio Akela; è stata la pantera nera Bagheera ad averlo trovato e ad averlo affidato alle tenere cure della lupa indiana Raksha. Mowgli è educato, come i suoi fratellini lupi, al rispetto delle leggi della giungla, è agile ed astuto e cresce libero e spensierato fino a quando la sua vita non viene minacciata dalla feroce tigre Shere Khan. Quest’ultima, sfregiata col fuoco, “il fiore rosso”, dal padre di Mowgli, vuole vendicarsi ed uccidere il bambino, di cui fiuta la presenza tra migliaia di animali, prede e predatori, riuniti pacificamente presso l’unica pozza d’acqua rimasta durante la stagione secca. È la cosiddetta Tregua dell’Acqua e impedisce a Shere Khan di attaccare Mowgli; la tigre minaccia però il branco di lupi che protegge il bambino di ritornare per ucciderlo non appena la tregua sarà finita.
All’arrivo della stagione delle piogge, Mowgli non ha dubbi, la scelta più giusta per proteggere la sua famiglia è partire; si mette così in cammino insieme a Bagheera verso il villaggio degli uomini, ma ben presto si ritrova da solo a fronteggiare le insidie della giungla. Incontrerà nemici ed amici lungo il suo viaggio, uno su tutti il simpatico e goloso orso Baloo, che chiederà a Mowgli di aiutarlo a raccogliere il miele e sarà l’occasione per il bambino di fare nuove esperienze e di testare le sue capacità umane. Ma il destino del bambino non è raggiungere il villaggio, piuttosto ritornare dal suo branco e difenderlo da Shere Khan.
La Disney ripropone quindi un suo grande classico ma lo fa sapientemente, rimanendo fedele alla trama del cartone animato originario e di conseguenza al romanzo di Kipling. Lo spettatore rivive infatti le atmosfere tanto amate de Il Libro della Giungla in una versione moderna e affascinante, senza che lo spirito e i tratti salienti della storia vadano persi. Si rimane piacevolmente sorpresi nell’incontrare di volta in volta i vari personaggi animali così come li ricordavamo e nell’ascoltare le famose canzoni che coloriscono il film di quelle note fanciullesche così indispensabili all’ efficacia della pellicola, anch’esse prezioso bagaglio del film animato del 1967.
L’impatto visivo è straordinario grazie all’uso di tecniche estremamente innovative in campo cinematografico, quali il live action. Tra corse travolgenti di bufali, maestose passeggiate di elefanti, combattimenti tra belve feroci, viene esaltata la natura lussureggiante della giungla indiana, completamente ma minuziosamente ricostruita al computer, così come i personaggi animali per la cui più fedele realizzazione sono stati impiegati documentari. Naturali le doti di recitazione del piccolo Neel Sethi, credibilissimo nei difficili panni di Mowgli.
Maria Marobbio

Spazio Sponsor:
