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09/03/2016

Napoli: al Teatro 'Il Pozzo e Il Pendolo' arriva 'La Locanda- Antologia newpolitana'

Napoli: al Teatro 'Il Pozzo e Il Pendolo' arriva 'La Locanda- Antologia newpolitana'

Nel cuore del centro storico napoletano, in p.zza San Domenico Maggiore n°3, da diciassette anni  esiste un teatro tutt'altro che ordinario: Il Pozzo e Il Pendolo. Nome assolutamente non casuale, che richiama un noto racconto di paura di Edgar Allan Poe, The Pit and the Pendulum, e riconduce quelle suggestioni cupe tipiche della narrazione horror all'atmosfera sospesa e inquietante delle pareti di questo teatro-associazione sempre apprezzato per il suo gioco-spettacolo 'Cena con delitto'. All'interno della struttura, che normalmente quindi ospita perlopiù spettacoli di genere giallo, tuttavia dal 7 marzo 2016 è partita una rassegna di musica e poesia intitolata 'La Locanda-Antologia newpolitana', della durata di sei incontri (il lunedì di ogni due settimane a partire dalla data sopra indicata), inserite all'interno del progetto AlterAzioni.

Quest'ultimo nasce nel settembre 2015 proprio all'interno del suddetto teatro, attraverso la sinergia tra alcuni giovani napoleani, tra cui Andrea Pascale e Achille Pignatelli. Partendo proprio dalle influenze artistiche personali, i ragazzi di AlterAzioni hanno realizzato un atto, oggi molto raro, di interazione tra musica e poesia -due arti oramai bistrattate- e la collaborazione tra varie realtà del panorama culturale partenopeo. 'La Locanda', infatti, coinvolge: il collettivo Nadir ( con sede presso il centro sociale Scugnizzo Liberato, ex Carcere Filangieri), che già si è distinto lo scorso anno sulla scena musicale per aver organizzato un festival che porta il proprio nome;  la Rivista letteraria Mosse di Seppia, rivista indipendente, di poesia e novità letterarie, no profit, che da oltre due anni s'impegna a combattere l'editoria a pagamento, BeQuiet e Camera d'autore, singolari progetti musicali che unisce le note canzoni d'autore a quelle inedite dei giovani musicisti.

Ad ogni serata sono associati circa cinque nomi di musicisti o band napoletane, più un poeta della Rivista. Nadir coordina l'aspetto tecnico generale, i poeti di Mosse di Seppia leggono le proprie poesie e quelli autori classici napoletani e a mediare le esibizioni sul palco vi è l'"oste d'eccezione"  Gnut, noto e giovane cantautore attuale.  Ciò che colpisce subito de La Locanda è il marchio di fabbrica partenopeo: non solo tutti coloro che vi prendono parte sul palco sono del territorio, ma anche la scelta dei brani inediti e delle poesie dimostra la volontà di compattare e mettere in risalto quella musica tipica delle nostre zone, che esiste da secoli ma ancora si evolve e vive. Individuare e ricostruire dunque la musica che oggi Napoli produce attraverso la sua identità culturale specifica, è il senso di questa straordinaria accoglienza che trova il pubblico in un contesto assolutamente familiare: la sala è adibita con tavolini ed è possibile degustare qualcosa anche durante tutte le performances e il costo del biglietto è davvero accessibile, solo cinque euro,  -continuando a perseguire un fine già proposto da AlterAzioni con l'inizio di tutta la rassegna lo scorso novembre- per un ritorno più aperto agli ambienti del teatro inteso ora nella sua accezione più vasta.

Il reale grado di partecipazione che permette questa variegata organizzazione, non pecca certamente di qualità artistica; sul palco sono già saliti La Terza Classe, Nelson, Le Isole Minori Settime e molti altri ancora si preparano a farlo, come Dario Sansone (Foja) Francesco Di Bella, ecc. Viene quindi proposta una vera antologia della musica attuale che particolarizza lo stesso sottotitolo degli eventi, "newpoltana".  Questo termine, coniato dal critico musicale Federico Vacalebre, riesce nell'intento di comunicare l'esistenza di una forte generazione di sonorità ben radicate -e ora collocate- nel contesto cittadino.  

Annalisa Davide

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