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02/06/2017

Napoli: un anno tra record e qualche rimpianto. Ma il futuro è azzurro.

Napoli: un anno tra record e qualche rimpianto. Ma il futuro è azzurro.

Dal Pescara, alla Sampdoria. Da Agosto a Maggio. Cinquanta partite di un Napoli partito fra lo scetticismo generale e capace, invece, di sovvertire ogni pronostico, incantando l'intera serie A con un gioco spumeggiante e dei numeri da record. Eppure non tutto era iniziato nel verso giusto: la cessione di Higuain prima, e l'infortunio di Milik poi avevano complicato i piani del gruppo azzurro e, soprattutto, di Mister Sarri, ritrovatosi a capo di una squadra senza attaccanti centrali di ruolo, e quindi chiamato a dare il meglio di sè alla ricerca della controffensiva giusta. E il tecnico toscano ne è uscito alla grande. L' "invenzione" di Dries Mertens al centro dell'attacco è stata il colpo di genio. I trentaquattro gol in quarantasei partite sono solo parte del potenziale offensivo scatenato da questa "trovata". Sono cresciuti, infatti, Callejon ed Insigne capaci di siglare rispettivamente diciassette e venti reti, ed è cresciuto Marek Hamsik, le cui reti sono state addirittura quindici. In totale, a fine stagione, sono centoquindici le reti partenopee (record), di cui ben 94 in serie A (altro record). Resta certamente qualche rimpianto. Avere dei numeri da prima della classe clone vacheron constantin overseas watches e ritrovarsi (soltanto) al terzo posto, lascia un po' d'amaro in bocca, ma dà anche quella convinzione che la distanza con le migliori d'Europa si stia sempre più riducendo, e che forse lo scudetto non è solo un sogno. Servirà registrare la fase difensiva, che ancora una volta si è rivelata come il vero tallone d'Achille della compagine campana. Da lì, e dalla crescita dei vari Zielinski, Diawara, Rog e dello stesso Milik, passeranno gran parte delle speranze dei tifosi partenopei. 

Andrea Schettino

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