"Lo scudetto lo vincerà la squadra migliore, anzi no, quella che ha meritato di più". Queste parole dette da Conte qualche settimana fa e ribadite nel pomeriggio nella conferenza stampa prepartita, sintetizzano bene la posizione del Napoli ad una giornata dalla fine di questo estenuante campionato. Estenuante e pieno di emozioni giornata dopo giornata, ma indiscutibilmente che il Napoli meriterebbe di vincere. Sono 22 le gare in cui gli azzurri sono stati capolista contro le 10 dell'Inter e sono ben 26 i punti fatti in più rispetto alla scorsa stagione contro un meno 17 degli avversari. Due dati che la dicono lunga su chi meriterebbe ma, prima di cucire lo scudetto sul petto, serve l'ultima fatica: battere il Cagliari.

Sulla carta non sembrerebbe un'impresa difficile considerata la salvezza raggiunta dai sardi ma, la partita col Genoa, insegna che le gare senza motivazioni nascondono insidie ben maggiori perché gli avversari possono giocare liberi di divertirsi e senza avere nulla da perdere. E in città si respira un clima di ansia, come un tappo di champagne pronto ad esplodere dopo aver staccato il ferro. Il Napoli invece dovrà fare sua la gara senza contare su aiuti esterni perché non si può escludere un successo dell'Inter a Como.

E sono stati giorni di cauto ottimismo quelli che sono trascorsi a Napoli: di fronte ad un'occasione unica ben pochi sono quelli che si sono sbilanciati e anche le feste per una volta sono state al momento non pianificate.

"La partita più importante che decide la stagione e che tipo di stagione hai avuto se ottima o superlativa". In questa frase del tecnico si comprende anche il giudizio sul campionato del Napoli e il dubbio è tra ottimo o superlativo, due termini comunque più che lusinghieri. Sotto il profilo della formazione l'allenatore non si è sbilanciato ma sembra che gli infortunati Lobotka, Buongiorno e Juan Jesus non saranno a disposizione e, quindi, è molto probabile che gli undici che andranno in campo possano essere gli stessi di Parma. Forse l'unico dubbio riguarda Neres che sarà sicuramente della partita, molto più probabilmente a gara in corso. Novanta minuti, anzi qualcuno in più che separano il Napoli dal trionfo, sarà una lunga giornata ma non ci sono alternative: solo vincere per trionfare.