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09/12/2023

L'analisi del giorno dopo: Napoli, ancora una sconfitta con rimpianti

Gli azzurri escono sconfitti dalla trasferta con la Juventus. Ha deciso il match un gol di Gatti

L'analisi del giorno dopo: Napoli, ancora una sconfitta con rimpianti

Era da mettere in preventivo. La sconfitta? No, questo tipo di sconfitta. Perché la totalità dei tifosi azzurri a fine primo tempo aveva pensato che, dopo aver sbagliato due gol facili nei primi 45', nella ripresa sarebbe arrivata la doccia gelata e, come si dice in questi casi, "voce di popolo, voce di Dio". E così, con l'ennesimo gol di testa subìto, la Juventus si è portata a casa i tre punti col minimo sindacale e condannato gli azzurri alla prima sconfitta in campionato in trasferta. Un risultato evitabile per quello che si è visto in campo ma, alla vigilia della gara, Mazzarri era consapevole che la partita avrebbe preso una piega decisiva in base a chi avrebbe segnato per primo. Il Napoli ha fatto la partita come era prevedibile, creato gioco e occasioni ma se non la butti dentro rischi la beffa; il calcio ha poche leggi ma spietate e questa è una di quelle più frequenti.

Che la Juventus non avrebbe fatto la partita era abbastanza prevedibile, questo per non dare spazio alle ripartenze degli azzurri che però con Osimhen avevano prodotto la più facile delle occasioni. Kvaratskhelia, servito magistralmente dal nigeriano, non è stato freddo e mancato la facile conclusione cosi come  Di Lorenzo qualche minuto dopo che si è visto respingere una conclusione a botta sicura dal portiere bianconero. Insomma quando giochi meglio, crei occasioni ma non segni la spia della fregatura in vista segna il rosso fisso. E così è stato.

Ma anche per questa sconfitta ci sono alcune responsabilità da prendere in considerazione. Perché gli errori dei calciatori sono sempre da mettere in preventivo, ma alcune scelte sono sembrate poco comprensibili. Nella sconfitta con l'Inter in difesa era stato schierato Ostigard che aveva ben figurato. Sulle palle alte il norvegese si era ben disimpegnato, non si è capita la sua esclusione a Torino e quando poi prendi ancora un gol di testa (Rrahmani anche questa volta responsabile) allora il rimpianto è maggiore. Capitolo condizione atletica precaria: anche a Torino così come nelle precedenti uscite, il Napoli ha impattato bene nel primo tempo poi nella ripresa è calato progressivamente, un po' per come la Juventus si è chiusa non concedendo più varchi un po' per frenesia e di occasioni da rete se ne sono viste poche. La squadra ha reagito ma è sembrata frustrata dalle avversità che la stanno circondando.

Andando ad esaminare i reparti, in difesa non si sono segnalate prove sufficienti. In mezzo al campo nessuno ha brillato ma nemmeno demeritato in maniera da risultare condizionante. Male invece Kvaratskhelia sulla cui prova ha pesato come un macigno l'errore del primo tempo. Un'ultima nota per chi è entrato in campo: da Raspadori a Cajuste, sono stati cambi infruttuosi. E adesso anche la classifica risentirà pesantemente di questa sconfitta visto il Napoli verrà sicuramente sorpassato da Roma o Fiorentina. Finito il ciclo terribile martedì al Maradona arriva il Braga. Basterebbe anche un pareggio per centrare gli ottavi di Champions League, ma servirà una vittoria ed una prestazione convincente per invertire la rotta e tornare a dare serenità ad un gruppo piombato nello sconforto più totale.

Antonio Procopio

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