napoleggiamo
up
home

25/09/2023

L’analisi del giorno dopo. Napoli: un pareggio che lascia l’amaro in bocca

L’analisi del giorno dopo. Napoli: un pareggio che lascia l’amaro in bocca

È mancato solo il risultato, la cosa più importante, che aumenta le recriminazioni ma a Bologna si è visto un buon Napoli e per 90’. Un peccato non essere tornati con i tre punti perché dopo tre partite insoddisfacenti, per gioco poco continuo, la trasferta emiliana ha evidenziato diverse note positive. Il centrocampo è tornato ad essere il reparto nevralgico e funzionale per gli azzurri. Con Anguissa e Lobotka che sono stati su buoni livelli, la difesa non ha mai sofferto ripartenze e imbucate e anche l’attacco ha avuto adeguati servizi. Positivo l’esordio di Natan che, anche se ha avuto vita facile causa lo schieramento basso e rinunciatario del Bologna, non ha palesato incertezze. Anche Ostigard, sceso in campo al posto dell’infortunato Rrhamani, si è ben disimpegnato.

Ma l’aspetto migliore è stato l’atteggiamento propositivo della squadra tornata più corta e meno vulnerabile. Meret in tutta la gara è stato chiamato in causa una sola volta nella ripresa. Sul fronte offensivo, invece, ci sono diverse considerazioni da fare: Osimhen si è battuto con la solita grinta ma la serata non era delle migliori. Il palo colpito dopo pochi minuti è stato premonitore di una gara nefasta che si è concretizzata nel secondo tempo con l’errore marchiano dal dischetto. Il Napoli continua a non avere un rigorista affidabile così come manca uno specialista sui calci di punizione. Non è stata una serata facile nemmeno per Kvaratsckhelia che ha trovato qualche spunto ma che deve tornare ad essere quel giocatore che ha incantato la scorsa stagione. Sostituito ad un quarto d’ora dalla fine, da quel lato il Napoli non ha però più prodotto pericoli.

A corrente alternata anche Raspadori utilizzato nel tridente offensivo a destra. Il giocatore pur di scendere in campo si adegua in ogni ruolo e ci mette impegno ma è lontano parente dall’essere un esterno e il suo unico spunto si è concretizzato quando si è accentrato sfiorando la rete a fine primo tempo. Meglio Politano che almeno è di ruolo e da quella posizione ha spesso inciso come a Genova una settimana fa. Ultima annotazione per il comportamento non edificante di Osimhen sostituito a pochi minuti dalla fine: i calciatori devono rispettare le scelte del tecnico giuste o sbagliate che siano perché se si inizia ad innescare questa spirale di malcontento dopo un cambio si perde di vista l’obiettivo di fondo. Raggiungere risultati e portare in alto la squadra e al bando invece individualismi che non portano da nessuna parte. Se poi le scelte di Garcia non dovessero rivelarsi giuste sarà compito della società prendere adeguati provvedimenti. Mercoledì sera nel turno infrasettimanale arriverà al Maradona l’Udinese, si deve tornare alla vittoria per iniziare a raddrizzare una classifica che dopo appena cinque giornate con otto punti é molto preoccupante.

Antonio Procopio

twitter

Spazio Sponsor: