Una domenica azzurra caratterizzata da qualche rimpianto e un pizzico di amarezza. Dal pomeriggio alla sera gli umori sono stati uguali e per ragioni differenti. Sul campo perché la trasferta di Bologna ha visto gli azzurri non chiudere una partita ormai alla portata col doppio vantaggio e in serata perché ha sancito il distacco tra la società e l’attuale tecnico azzurro Luciano Spalletti. Partendo dal pomeriggio il Napoli ha pagato l’assenza di diversi giocatori contro una squadra ben messa in campo e guidata da un allenatore di sicuro avvenire come Thiago Motta. La doppietta di Osimhen (sempre più leader della classifica marcatori con 25 centri) non è bastata a regalare la quindicesima vittoria in trasferta di questa stagione. Senza Lozano, Politano, Elmas, Di Lorenzo praticamente l’intera fascia destra, il Napoli ha sofferto non poco per tutta la gara.

Qualche incertezza di Gollini sul primo gol e quando Kim ha chiesto il cambio per un risentimento al polpaccio la difesa ha accusato sbandamenti che hanno permesso al Bologna di rimontare lo svantaggio nel finale. E con il pareggio in terra emiliana svanisce la possibilità di superare i 91 punti, il record detenuto dal Napoli di Sarri nella stagione 2017-2018. Poco male visto lo straordinario campionato fatto dalla squadra di Spalletti ed è proprio sulla permanenza del tecnico che in serata sono arrivate le notizie dal presidente che ne hanno ufficializzato la separazione. De Laurentiis, ospite in Tv, ha reso noto che Spalletti ha chiesto un anno sabbatico e quindi non siederà sulla panchina azzurra nella prossima stagione. Si è chiusa così, con qualche rimpianto e un pizzico di amarezza l’ultima trasferta azzurra di una stagione che resterà per sempre nella storia del calcio Napoli.