Riconoscenza, scarse motivazioni ed errori. Sono queste le tre parole che sintetizzano bene la sconfitta del Napoli a Monza. Un passo falso che con lo scudetto sul petto un po’ brucia e che ha in questi termini la sua migliore spiegazione: riconoscenza perché il tecnico ha voluto omaggiare diversi giocatori poco utilizzati in questa stagione dando loro spazio nella trasferta brianzola; scarse motivazioni ma è anche comprensibile avere un calo sotto il profilo mentale dopo i festeggiamenti che hanno caratterizzato l’ultima settimana degli azzurri e si arriva alla terza caratteristica che riguarda  gli errori: questa volta non si parla dei giocatori ma della incerta direzione arbitrale che non ha spiegazioni.

Chiamare in causa l’operato degli arbitri non è mai elegante ma, anche in una partita senza troppa importanza, alcune interpretazioni hanno destato non pochi dubbi. La nota principale che emerge dalla partita contro un ottimo Monza è che servono adeguati accorgimenti per arricchire la qualità della rosa azzurra. Il mercato deve ancora iniziare ma poter pianificare in anticipo può essere un notevole vantaggio rispetto alla concorrenza. Anche perché la gara di ieri ha fatto emergere la fragilità della difesa quando non gioca Kim. E, stando alle voci che circolano, il primo tassello da dover coprire potrebbe essere proprio quello riguardante il perno della difesa vista la sua possibile cessione.

A fine partita il tecnico ha spiegato che la rotazione riguarderà anche Gaetano, unico giocatore a non essere sceso in campo dall’inizio in questo campionato, anche se nel prossimo impegno in casa contro l’Inter, sempre stando a sentire le parole del tecnico, è probabile che ci siano minori cambiamenti. L’obiettivo di superare quota 91 punti, che rappresenta il record della storia del calcio Napoli, è ancora possibile ma servono tre successi nelle ultime tre gare: Inter e Sampdoria in casa con in mezzo la trasferta di Bologna. Un record che sarebbe come mettere la ciliegina sulla torta ad un campionato indimenticabile.