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06/01/2022

Juventus-Napoli 1-1: un (buon) pari per gli azzurri. Alla rete di Mertens, risponde Chiesa

Juventus-Napoli 1-1:  un (buon) pari per gli azzurri. Alla rete di Mertens, risponde Chiesa
Un Napoli falcidiato dalle assenze apre il suo anno calcistico, conquistando un pari allo Stadium dopo aver sfornato una prestazione di spessore sotto il profilo tecnico, tattico e della personalità.
 
Allegri schiera i suoi con il 4-3-3. Porta affidata a Szczesny; la difesa è composta da  Cuadrado, De Ligt, Rugani e Alex Sandro. In cabina di regia, c'è Locatelli, affiancato da Mckennie e Rabiot. Morata, al centro dell'attacco, è coadiuvato da Chiesa e Bernardeschi.
 
I partenopei scendono in campo con il 4-2-3-1, con una formazione ampiamente rimaneggiata a causa delle numerose indisponibilità. Ospina protegge la porta, progetto da Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Ghoulam. Davanti alla retroguardia, Demme e Lobotka. Politano, Zielinski e Insigne giostrano a supporto di Mertens.
 
Nonostante le copiose assenze, la prima frazione di gioco si gioca di ritmi discreti e non lesina emozioni. La Juventus parte con aggressività, e sfiora il vantaggio con un colpo di testa di Mckennie al sesto minuto.
Il Napoli non si destabilizza, e risponde per le rime al 24esimo con il destro vincente di Mertens. Una rasoiata che vale l'1-0 senza lasciare scampo a Szczesny. La reazione bianconera c'è, e non si fa attendere: botta strozzata di Cuadrado, al 26esimo. Zielinski, infine, ci prova al 38esimo con una conclusione dal limite, alzata sopra la traversa dall'ex portiere della Roma.
 
Gli uomini di Allegri escono dal spogliatoi con grinta, determinazione e (soprattutto) contropiede. Inizio di secondo tempo a grande andatura. Un secondo tempo la cui inerzia sembra essere dettata proprio dai bianconeri che trovano il pari con un tiro (deviato da Lobotka) di Chiesa al 54esimo.
 
Tuttavia, i partenopei cercano rialzano la testa tentando di "far correre il pallone". Mertens, allora, impegna Szczesny con un destro ad effetto, bloccato dal portiere polacco. La Juventus va alla ricerca del raddoppio con le conclusioni di Morata (respinta da Ospina) e il diagonale di Mckennie (a lato) al 61'. Il duello a distanza termina con il mancino dell'ex Psv, respinto ancora una volta dall'estremo difensore di casa.
 
Al 67esimo, il neo entrato Dybala obbliga l'ex  portiere dell'Arsenal a salvarsi un due tempi sul suo sinistro lontano. La sfida, nei minuti successivi, cala fisiologicamente di intensità. E negli ultimi giri di orologio le contendenti basano il proprio gioco su zampate estemporanee. In chiusura, Kean (subentrato a Morata) trova il colpo di testa che finisce alto sul fondo. Si chiude, così, in parità un match molto combattuto.

Alessandro Alberto Di Porzio

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