E’ tornato Dries Mertens nella notte di Diego Maradona ed è tornato il Napoli spettacolare. Sembra un'equazione forse eccessiva ma quando il belga è in serata nulla è precluso, per lui e per la squadra. E se Osimhen dovrà stare lontano dai campi per diverse giornate da stasera si può stare più tranquilli. Ciro c’è.  Una doppietta per Mertens che ha incantato i 50 mila del “Maradona”. La prima rete al minuto numero 10’ (che bella coincidenza…) e al termine di una serpentina chiusa con una conclusione piazzata facilmente. Il secondo con una traiettoria velenosa ad incrociare sul palo più lontano, un gol che aveva fatto diverse volte negli anni passati. Ma sarebbe ingeneroso e riduttivo spiegare il 4-0 alla Lazio solo grazie alle prodezze del folletto belga, perché dietro una prestazione scintillante ci sono molti aspetti da analizzare.

In primo luogo l'atteggiamento della squadra scesa in campo col piglio giusto e desiderosa di mettersi alle spalle il periodo negativo. Il palleggio sciorinato dagli azzurri con Fabian (che gran gol anche il suo nel finale) ma anche Lobotka è stato di ottimo livello. Ordinato e senza mai andare in difficoltà, il centrocampo azzurro ha retto bene e costruito benissimo.

Altra nota positiva è stata quella di Zielinski che dopo un avvio di stagione non ottimale sta lentamente crescendo come prestazioni, come grinta messa in campo e anche in fase realizzativa col gol che ha aperto la partita inizia ad avere numeri importanti. Tatticamente forse il Napoli è stato agevolato dalla Lazio che ha pressato alto ma senza filtro a centrocampo, una caratteristica che ha permesso agli azzurri di uscire bene dalla propria metà campo e trovare praterie per attaccare. I gol nella prima mezz'ora sono stati tre ma le percussioni non si sono contate. Un dominio di gioco che ha consentito a Spalletti di non dover rimpiangere l'assenza e la copertura di Anguissa visto che la Lazio si è fatta vedere solo in un paio di circostanze con Ospina che ha fatto capire perché le partite importante le giochi sempre lui. Nella notte di Diego ritorna il genio di Dries e il Napoli torna da solo in vetta: sognare non è peccato…