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20/11/2021

Inter - Napoli: l'analisi tattica

Inter - Napoli: l'analisi tattica

Il massimo campionato italiano riprende dopo lo "psicodramma" sportivo vissuto dalla nazionale di Mancini che non ha ottenuto la qualificazione diretta al prossimo mondiale in Quatar, bensì dovrà giocarsela attraverso gli insidiosi play off previsti a marzo. Il tredicesimo turno di serie A è un piatto succulento a livello di sfide di vertice, ma il big match di giornata è senza dubbio la sfida del Meazza di Milano tra l'Inter ed il Napoli in programma domenica alle ore 18.00. La terza sfida la prima della classe per ridurre le distanze che a questo punto della stagione sembrano già ampie; da questo punto di vista i nerazzurri hanno un unico risultato a disposizione se vogliono rientrare nella lotta scudetto.

Relativamente all'aspetto tattico il copione dei milanesi è consolidato negli anni, difatti il 3-5-2 (con la variante 3-4-1-2) è già stato utilizzato da Conte nelle scorse stagioni ed è anche il sistema di gioco preferito dal neo tecnico Inzaghi il quale ha costruito le sue fortune alla Lazio proprio con questo modulo. Come concetti di gioco, la squadra meneghina tendenzialmente mantiene ritmi piuttosto lenti pur cercando di mantenere il pallino del gioco; la manovra parte sempre dal basso con l'obiettivo di liberare Brozovic in mezzo al campo, tenuto conto che il croato è la vera fonte del gioco interista. Una volta ribaltata la fase di gioco, l'attacco viene portato da tanti uomini tra cui le mezzali Barella e Calhanoglu che tagliano verso il centro e liberano spazi agli esterni che si "alzano" simultaneamente per dare sfogo sulle corsie; in particolare a sinistra dove gioca Perisic l'Inter si appoggia spesso per avere maggiore imprevedibilità e sfruttare le caratteristiche dell'ex Bayern.
 
Il terminale offensivo è Dzeko con Lautaro o Correa che gli giocano in appoggio per beneficiare delle caratteristiche del bosniaco il quale oltre ad essere un cecchino quasi infallibile è anche molto abile ad abbassare la linea difensiva avversaria con la sua fisicità.
 
Pertanto, il Napoli dovrà osare alzando la pressione sul portatore di palla per recuperarla nei pressi della porta difesa da Handanovic. In questi frangenti a turno Osimhen o chi gli giocherà dietro dovranno prendersi cura di Brozovic cercando di schermargli le linee di passaggio per evitare, evidentemente, le letali ripartenze dei meneghini. Il sistema di gioco dei padroni di casa tende a fare densità per vie centrali, di conseguenza Spalletti dovrà prevedere un gioco ampio sulle corsie esterne dove le sovrapposizioni dei terzini possono creare la superiorità numerica e si dovrà insistere specie a destra dove l'esterno, come detto, è Perisic il quale può essere considerato un attaccante ed inoltre la mezzala dovrebbe essere Calhanoglu, anch'egli con caratteristiche spiccatamente offensive.
 
Dunque per il Napoli si prefigura un match dal coefficiente di difficoltà altissimo ma dal quale uscire vittoriosi darebbe un ulteriore impulso di crescita e autostima. Del resto, per diventare grandi è necessario superare gli esami più difficili.

Antonio Rea

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