Il Napoli sbanca l'Artemio Franchi, ottenendo tre punti pesantissimi e la settimana vittoria in altrettante giornate di campionato. Grande prestazione di carattere degli azzurri, che hanno mostrato una solida tenuta mentale contro una Fiorentina pericolosa. La Viola scende in campo con il 4-3-3. A protezione dei pali, c'è Dragowski, con il quartetto arretrato Odriozola-Milenkovic-Quarta-Biraghi. Il centrale di centrocampo è Pulgar, affiancato da Bonaventura e Duncan. In attacco, Vlahovic è il riferimento principale; Callejon e Nico Gonzalez ai suoi lati.

Gli ospiti rispondono con il 4-2-3-1. Difesa composta dal portiere Ospina, gli esterni Di Lorenzo e Mario Rui, e la coppia centrale Rrahmani-Koulibaly. Fabian e Anguissa presidiano la mediana. Zielinski, a ridosso della punta Osimhen, è fiancheggiato da Lozano e Insigne. La partita è molto tattica, bloccata. Ma è la Fiorentina ad avere il dominio territoriale e del gioco: Napoli tutto schiacciato nella propria metà di campo, costretto a rincorrere la sfera tra i piedi dei rivali. Infatti, la prima chance del match è dei toscani, che sfiorano il vantaggio con un tiro da fuori di Pulgar, al 18esimo: pronta la risposta con i pugni di Ospina.

Gli azzurri, invece, ci provano dopo quattro minuti con il colpo di testa di Anguissa (su corner) che termina oltre la traversa. Unico squillo di un Napoli sotto tono nei primi venticinque minuti di gioco, al cospetto di una Fiorentina che trova il meritato 1-0 al 28esimo. Martinez Quarta batte Ospina con una girata, sugli sviluppi di un calcio d'angolo con la complicità della statica retroguardia partenopea. Compagine che non disunisce, malgrado lo svantaggio, ed alza la testa alla ricerca del pareggio. Il primo cenno di reazione giunge al 34esimo: destro di Lozano respinto da Dragowski.

La vera risposta napoletana alla marcatura casalinga, però, si palesa dopo qualche minuto. Osimhen è atterrato in area proprio da Quarta: è penalty per gli ospiti. Sul dischetto, va Insigne che si lascia ipnotizzare dall'estremo difensore polacco, ma il Chucky è abilissimo a ribadire in rete e a siglare l'1-1 (39'). Gli uomini di Spalletti hanno poi la possibilità di ribaltare il risultato, proprio nei minuti di recupero, ma la rovesciata di Osimhen di perde di un soffio sul fondo.

Dopo un primo tempo tutto sommato equilibrato, le contendenti rientrano in campo con gli stessi effettivi. I ragazzi guidati da Italiano tentano sempre di "fare la partita"; gli azzurri rincorrono la palla, cercando di guadagnarne il controllo. E, nonostante l'inerzia della gara, il Napoli trova il 2-1 al 50esimo grazie all'incornata di Rrahmani (su punizione a sorpresa di Zielinski).

Ancora Napoli, che addirittura va vicino al tris con Osimhen, che non centra la porta con il destro al volo (52'). Quindi, gli allenatori optano per i primi cambi della gara: dentro Elmas e Politano per Zielinski e Lozano, tra le fila napoletano; fuori Callejon per Sottil, tra le maglie casalinghe (58'). Proprio, il neo entrato esterno fiorentino costringe Ospina alla grande parata, con un destro insidiosissimo.

Di contro, i partenopei hanno un'altra chance per chiudere la contesa al 62esimo sull'asse Osimhen-Elmas: assist del nigeriano per il secondo che, a rimorchio, manca l'impatto con la palla. Napoli sciupone. E Napoli che sceglie un atteggiamento guardingo, con l'ingresso in campo di Demme per Insigne al 70esimo. Ma è un Napoli che non rinuncia ad attaccare, anche su iniziativa personale. Politano ci prova, dopo una grande percussione, ma il suo sinistro sibila il palo (73'). Spalletti, intanto, conferisce altre forze fresche al suo schieramento richiamando in panchina Osimhen e Fabian in luogo di Petagna e Mertens (83'). Le sostituzioni azzurre arrivano nei finali di un match estenuante, nei quali la Viola tenta  tutto per tutto per pareggiare i conti. L'organico napoletano resiste ai tentativi dei toscani, soffrendo, ma raggiungendo la settima vittoria consecutiva in campionato dopo novantaquattro minuti di battaglia.