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22/11/2020

Napoli-Milan 1-3: Ibrahimovic e Hauge stendono un brutto Napoli

Napoli-Milan 1-3: Ibrahimovic e Hauge stendono un brutto Napoli

Si torna a giocare, al San Paolo, dopo la sosta per le Nazionali. La sfida con i rossoneri finisce con il risultato di 3-1 e la vittoria dei ragazzi guidati (questa sera) da Bonera, nel segno della doppietta di Ibrahimovic e del gol di Hauge.

Gattuso deve rinunciare agli indisponibili Osimhen, Hysaj e Rrahmani. Tuttavia, non rinuncia al 4-2-3-1, schierando Meret tra i pali ed una difesa composta da Di Lorenzo, Manolas, Koulibaly e Mario Rui. Fabian e Bakayoko presidiano la mediana. Mertens è l’unica punta, sostenuta dal trio di “piccoletti” Lozano-Politano-Insigne.

La partita è giocata a viso aperto da entrambe le squadre. Comincia meglio il Milan, pericoloso con Chalanoglu e Kjaer nei primi dieci minuti di gioco. L’atteggiamento degli uomini di Pioli è premiato, al ventesimo, con il vantaggio siglato da Ibrahimovic, che insacca con un imperioso stacco di testa, sul quale non può nulla Meret.

Il Napoli non accusa il colpo, e reagisce. Mertens impegna seriamente Donnarumma, con un tiro a giro (26’), deviato in corner dall’estremo difensore milanista. Dalla bandierina, la migliore occasione per partenopei, che però non riescono a pareggiare i conti. Di Lorenzo, dopo una carambola nell’area piccola, centra la traversa clamorosamente; Lozano, invece, non capitalizza sulla ribattuta. Gli azzurri, allora, insistono senza trovare la via del gol. Il primo tempo, così, si chiude con sul punteggio di 1-0 per gli ospiti.

La seconda frazione incomincia con un Milan, nuovamente, aggressivo. Al 54esimo, Ibra raddoppia sotto porta, imbeccato da un grande cross di Rebic. Il Napoli, tuttavia, accorcia le distanze dopo nove minuti, con Mertens che batte abilmente Donnarumma. La contesa, tuttavia, svolta ancora: Bakayoko è ammonito per la seconda volta e, dunque, espulso. Gli azzurri restano in inferiorità numerica, e tentano di rimettere la gara sui binari giusti. Gli ospiti, però, sono più organizzati, compatti e concreti. L’ingresso di Petagna e Zielinski, rispettivamente, in luogo di

Lozano e Politano non conferisce nuove energie ai padroni di casa, che incappano in una pesante sconfitta interna, aggravata dal gol di Hauge nel finale.

Alessandro Alberto Di Porzio

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