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16/10/2020

Napoli - Atalanta: l'analisi tattica

Napoli - Atalanta: l'analisi tattica

La quarta giornata di serie A si apre al sabato con il match in programma alle ore 15,00 al San Paolo tra Napoli e Atalanta. La squadra orobica ha iniziato questo campionato in continuità con quanto fatto vedere nella passata stagione ed è ormai diventata una realtà nel panorama calcistico continentale. I bergamaschi sono una vera "macchina da guerra", hanno già messo a segno ben tredici goal nelle prime tre partite ed ovviamente si trovano in vetta alla classifica a punteggio pieno.

Il segreto della Dea è la continuità tecnico tattica perpetrata grazie ad una programmazione pluriennale della Società orobica che non ha mai smantellato la squadra nel corso degli anni e l'ha affidata nelle sapienti mani dell'allenatore Gasperini il quale ha esaltato un gruppo di buoni giocatori, peraltro facendo risplendere la stella di Gomez. Il Papu sembra vivere una seconda giovinezza anche sotto l'aspetto realizzativo ed infatti in questo avvio di stagione ha già messo a segno quattro goal e tutti di pregevole fattura.

Difficile individuare numericamente il sistema di gioco adottato dai lombardi, perché il movimento in campo degli uomini in maglia nerazzurra è continuo e disomogeneo. La linea di difesa è a tre, ma ciascuno dei difensori segue il proprio uomo in ogni zona del campo anche fin sul limite dell'area di rigore avversaria. Di conseguenza nelle transizioni passive è possibile che ci si trovi a difendere uomo contro uomo, ma è un rischio calcolato e collaudato.

Anche a centrocampo si vedono marcature a uomo e pressing asfissiante per limitare tempi e spazi agli avversari in una zona nevralgica del campo. Poi c'è Gomez che svaria su tutto il fronte d'attacco e ciò lo rende praticamente immarcabile perchè, oltretutto, abbina tanta classe e rapidità. A fianco del capitano della Dea giocano a turno Pasalic, Malinovskyi e talvolta Muriel, quest'ultimo è un'altra arma letale nelle mani di Gian Piero Gasperini specie quando entra a gara in corso. Un altro punto di forza dell'Atalanta sono gli esterni Hateboer e Gosens che fanno tutta la fascia ed accompagnano simultaneamente la fase attiva; non è raro, infatti, che l'azione venga conclusa dall'esterno opposto a colui che l'ha avviata.

Gattuso in fase di preparazione a questa gara avrà certamente lavorato anche su aspetti non tecnici come la gestione dell'umore della squadra a seguito della sentenza del Giudice Sportivo che ha decretato la vittoria a tavolino della Juventus per i fatti successi nell'ultima giornata di campionato. Il tecnico calabrese che deve far fronte alle assenze di Insigne infortunato e di Elmas e Zielinski ( per il Covid), potrebbe inserire dal primo minuto Bakayoko anche se il francese si è aggregato da poco in gruppo. Rinforzare il centrocampo è oltremodo opportuno considerato che si affrontano due filosofie di gioco completamente diverse: l'Atalanta che attacca con molti uomini, sempre in verticale e sempre a "mille all'ora" mentre il Napoli tende a manovrare dal basso con movimento continuo della palla a cercare l'imbucata vincente. Da questo punto di vista, quindi, potrebbe essere vincente la strategia di far "alzare" la Dea e colpirla in ripartenza sfruttando la velocità degli attaccanti azzurri, su tutti Osimhen ma anche Mertens e lo stesso Lozano.

Sarà sicuramente un match dallo spettacolo assicurato perchè l'Atalanta gioca in maniera spregiudicata a prescindere dall'avversario che ha di fronte, ma il Napoli deve metabolizzare in maniera positiva le recenti avversità e cercare di fermare una squadra che, altrimenti, acquisirebbe ulteriore autostima e potrebbe andare in fuga

Antonio Rea

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